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Attualità giovedì 05 novembre 2015 ore 17:08

Abbandonarsi ai 'piaceri della carne'

Dalla sua macelleria Jonny Di Marco dopo l'allarme dell'Oms: "il consumatore deve saper distinguere, le nostre carni sono controllate e garantite"



CECINA — “Dobbiamo imparare a distinguere, serve una cultura alimentare che spesso purtroppo manca”. Così Jonny Di Marco, proprietario insieme a Mario Alberto Mucci della macelleria “Il piacere della carne” di Cecina e socio Confartigianato, interviene in merito all'allarme lanciato dall'Oms sulle carni rosse. 

Andando controcorrente rispetto alla situazione economica italiana, Di Marco e il suo socio ad aprile scorso hanno deciso di aprire una macelleria, spinti dalla passione per i prodotti genuini e certificati, tanto che all'interno del loro punto vendita cecinese i due imprenditori hanno anche installato degli schermi dove è possibile vedere la provenienza delle carni sul banco

“Sono cresciuto tra gli allevatori, quando abbiamo deciso di aprire la nostra attività abbiamo voluto distinguerci dal resto del mercato: volevamo offrire prodotti controllati provenienti da stalle garantite dove i foraggi sono genuini e non chimici. Con fatica ci siamo riusciti – spiega Di Marco - Dobbiamo capire che gli allarmi non possono essere generalizzati, di base purtroppo c'è un'ignoranza alimentare, nel senso che il consumatore per primo dovrebbe saper distinguere tra prodotti sani e prodotti industriali: è chiaro che quando ci sono stalle con migliaia di capi i foraggi non siano proprio naturali"

"Noi invece puntiamo proprio su quello, sul mangime coltivato nei nostri campi, sano come quello di una volta - prosegue - La differenza poi tra una carne ottenuta con i metodi classici e nel rispetto dei tempi e dei vari passaggi e una industriale è eclatante”. 

Un'altra credenza da sfatare, spiegano ancora da Confartigianato è quella sul costo dei prodotti: le carni certificate e garantite hanno un prezzo che varia di poco rispetto alle altre di cui magari la provenienza è dubbia. “Dobbiamo fare un passo indietro e comprendere che, anche per fare la spesa serve del tempo, basta sapersi organizzare – illustra Di Marco – Saper scegliere oggi come oggi è l'unico modo per combattere allarmi a volte troppo generalizzati: ci sono molti metodi per conservare i cibi e quindi basterebbe dedicare un po' del proprio tempo agli acquisti”. 


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