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Attualità mercoledì 18 marzo 2015 ore 18:03

"Che succede se un bimbo sta male alle 20 e 01?"

Il sindaco scrive una lettera al difensore civico della Regione sul problema della reperibilità pediatrica, insoddisfatto della risposta di Rossi



VOLTERRA — E' di pochi giorni fa l'episodio, a lieto fine, del bambino arrivato all'ospedale di Volterra in gravi condizioni, stabilizzato e trasportato al Meyer in elicottero, in un orario in cui era presente il pediatra, come accade solo fino alle 20 dei giorni feriali. Una questione che il sindaco Marco Buselli ha sollevato anche sulla pagina facebook del governatore Enrico Rossi. Oggi, la lettera del primo cittadino al difensore civico della Regione Toscana per tenere alta l’attenzione sulla richiesta di ripristino della reperibilità pediatrica sul territorio nei notturni e nei festivi. Anche il Crest, che riunisce la Rete di Comitati e di Movimenti Toscani, interviene sulla vicenda.

Il caso. Buselli ripercorre nella lettera quanto accaduto qualche giorno fa: "un bambino, arrivato in Pronto Soccorso in stato di incoscienza, sarebbe stato stabilizzato nelle funzioni vitali, intubato e poi inviato al Meyer in elicottero; erano circa le 18, orario in cui c'è ancora il Pediatra ospedaliero". "E se fosse successo alle 20.01 - prosegue - quando il Day Service è chiuso, e la reperibilità pediatrica soppressa?"
Nella lettera al difensore civico il primo cittadino riporta anche la conversazione su questo argomento scambiata con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sulla sua pagina facebook. Conversazione conclusa con le rassicurazioni del governatore secondo cui "su Volterra restano comunque effettuabili visite allergologiche, gastroenterologiche e auxo-endocrinologiche, come richiesto dalle patologie pediatriche più frequenti. "Inoltre, il sabato pomeriggio, i festivi e la notte al pronto soccorso, dove operano medici e infermieri formati sull’emergenza-urgenza su pazienti di ogni età - aveva risposto Rossi a Buselli - possono contattare il medico di guardia dell’Ospedale di Pontedera per concordare l’eventuale trasferimento. La vicenda del bambino trasferito al Meyer è la dimostrazione che l’organizzazione funziona e la sicurezza è garantita".
"Ho ringraziato il Presidente per la rapida ed articolata risposta – si legge ancora nella lettera inviata dal sindaco al difensore civico - ma mi sono permesso di dissentire sulla spiegazione rispetto alla questione messa sul tavolo, perchè non c'è risposta riguardo a ciò che sarebbe potuto accadere, se lo stesso episodio si fosse verificato dopo l'orario di chiusura del day service".
Buselli chiede "a questo punto cosa devo fare, perchè non ci sarebbero davvero giustificazioni, se dovesse accadere qualcosa che il sistema, così come configurato, non ha voluto, o saputo, prevedere".

Il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana. Anche il Crest, che riunisce la Rete di Comitati e di Movimenti Toscani, interviene sulla vicenda: "siamo rimasti perplessi nel leggere la risposta del presidente della Regione in merito alla mancata reperibilità del pediatra all’ospedale di Volterra sollevata dal sindaco". "L’unica risposta che Rossi sa dare ad una richiesta di attenzione per un problema tanto delicato - scrivono - è un negare in grigio politichese. Evidentemente ha dimenticato cosa si sente a stringere la mano di un bambino. E con lui la sua Giunta ed i suoi consiglieri".
"In sanità si taglia e si 'razionalizza' ed i primi a soffrirne in Toscana sono stati proprio i bambini e le donne -  si legge nella nota del Crest - i reparti di pediatria sono stati accentrati nei capoluoghi, lasciando che l’assistenza pediatrica diventasse a macchia di leopardo sul territorio". 
Il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana si chiede: "quanto costerà mai al sistema sanitario Toscano, che investe in sanità il 70 per cento delle proprie risorse, la reperibilità di un ginecologo o di un pediatra?"


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