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Cultura venerdì 18 settembre 2015 ore 04:10

Da galere a luoghi di cultura

Un manifesto delle buone pratiche del teatro in carcere: da Volterra a Londra, passando per Berlino, Fiesole e Parigi



VOLTERRA — Obiettivo: individuare buone pratiche, a partire dalla condivisione di informazioni, competenze e conoscenze, per la definizione di un modello di lavoro teatrale in carcere, un modello per portare la creazione e l'arte anche in altri luoghi, trasferibile quindi ad altri contesti.
Si conclude in questi giorni di settembre, il progetto PICP, The prison, from penal institute to cultural place. Un progetto biennale partito nel 2013 di cui Carte Blanche, Centro Nazionale Teatro e Carcere, struttura organizzativa della Compagnia della Fortezza di Volterra, è stato capofila. Un progetto europeo che ha visto come partner altre strutture di enorme prestigio: Fondazione Michelucci (Italia), aufbruch Kunst Gefaengnis Stadt (Germania), Centre du Théâtre de l'Opprimé (Francia) e London Shakespeare Workout (Regno Unito).

LUOGHI DI CULTURA. Fare l'Europa della cultura e della bellezza, in un carcere, si può. E a dimostrarlo è la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo.
Nel corso dei due anni del progetto, i partner hanno viaggiato attraverso l'Europa e hanno potuto visitare in prima persona carceri e istituzioni culturali: la Fondazione Michelucci a Fiesole, il carcere La Santé a Parigi, il carcere HMP di Leicester, il centro di formazione Brixton Community Base a Londra, il carcere minorile JSA di Berlino, la Casa di Reclusione di Volterra. Di volta in volta, "guide" di eccezione sono stati i "padroni di casa", tra i fondatori di queste straordinarie imprese: Corrado Marcetti per la Fondazione Michelucci, Rui Frati per il Centre du Théâtre de l'Opprimé, Bruce Wall per London Shakespeare Workout, Holger Syrbe per aufBruch Gefaengnis Stadt e Armando Punzo per Carte Blanche. Quindi sono loro i protagonisti, i loro staff, gli utenti dei loro servizi e il personale delle istituzioni all'interno delle quali lavorano. Hanno condiviso esperienze e progettato insieme. Per definire un modello di lavoro culturale e artistico in carcere e non solo. 
Fil rouge  di queste azioni di natura teatrale, e artistiche e culturali più in generale, è considerare il luogo in cui vengono promosse come "spazi culturali" e non luoghi di reclusione, manicomi, di recupero e, di riflesso. luoghi di esclusione e di separazione.

IL MANIFESTO. Momento culminante del progetto è stato il meeting internazionale ospitato da Carte Blanche e dalla Compagnia della Fortezza, all'interno del carcere di Volterra durante il Festival VolterraTeatro a luglio
In quell'occasione "a porte aperte" il pubblico del festival, un nutrito gruppo di operatori e giornalisti giunti da tutta Italia e dall'estero, e rappresentanti delle istituzioni, tra cui la senatrice Alessandra Bencini, hanno assistito e partecipato a Pratiche di Utopia concreta. 
Un confronto tra partners giunti da tutta Europa sulle buone pratiche del teatro in carcere: rapporti istituzionali, dinamiche e vincoli legislativi, metodologia di lavoro e relazione con il contesto sociale e la comunità artistica di riferimento, come gli spazi stessi con cui è concepita e costruita una struttura detentiva possano influire sul processo di trasformazione di un carcere in istituto di cultura. E' stata quindi presentata in quella occasione una bozza di manifesto su questi importanti temi.

CARTE BLANCHE. Da oltre un decennio  l'associazione Carte Blanche lavora in Europa, mette in rete le eccellenze, puntando sulla progettazione europea e sui rapporti di partenariato internazionale, coltivando l'irripetibilità dell'esperienza artistica della Compagnia della Fortezza come del Festival VolterraTeatro. Rifiutando il principio dell'autosufficienza culturale.
L'associazione, struttura organizzativa della Compagnia della Fortezza di Volterra, dialoga con l'avanguardia artistica internazionale, fa scuola alle grandi strutture produttive europee, contribuendo, in forza della sua eccezionalità, alla definizione di un modello organizzativo condiviso e trasferibile del teatro in carcere.
Carte Blanche "nel concludere in questi giorni con enorme soddisfazione il progetto, nel raccogliere i frutti concreti di un lavoro che guarda lontano, proprio da questo manifesto, e dai vincoli tesi in Europa, intende rilanciare la sfida per nuovi progetti a venire, in Europa, e oltre".


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