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Attualità giovedì 30 aprile 2015 ore 02:50

Dai social alla politica: Smith non deve chiudere

L'immagine creata e divenuta virale sui social

Si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà ai 200 lavoratori dello stabilimento di Saline di Volterra, mentre si attende di aprire una trattativa con l'azienda



VOLTERRA — Oggi è il giorno della manifestazione, che si annuncia molto partecipata, e dello sciopero a Saline, ma dopo la notizia shock di lunedì, nella giornata di ieri, 29 aprile, è rimasta alta l'attenzione con tante manifestazioni di solidarietà per i 193 lavoratori dello stabilimento di Saline di Volterra che rischiano di andare a casa. Una ottantina i volterrani, circa 50 da Pomarance, gli altri dai Comuni vicini. Giovani e meno giovani, con figli, famiglia, mutui da pagare. Che si stanno dando da fare: mentre le istituzioni, la politica, i sindacati intervengono sulla vicenda, loro fanno volantini, prendono contatti, scrivono sui social, rilasciano interviste. Hanno creato un'immagine di protesta che in breve tempo è diventata virale sui social in Val di Cecina (nella foto) e anche un gruppo facebook per informare ed informarsi sugli sviluppi di questa vertenza, che forse non ha eguali nel territorio della Val di Cecina. Con loro le famiglie, gli amici, gli ex colleghi, un territorio intero.

Solidali con i dipendenti della Smith, oltre ai lavoratori della Chimica di Larderello, anche i dipendenti dell'Altair che ha sede nella stessa Saline. “Vista la situazione che si sta delineando alla Smith Bits, la Rappresentanza Sindacale Unitaria ed il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza di Altair Chimica – scrivono - esprimono la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro. Il nostro territorio non merita e non può permettersi un colpo simile: auspichiamo perciò una soluzione positiva per l'intera vicenda, confidando anche nell'intervento concreto ed incisivo di tutte le istituzioni”.
Ci sono poi le associazioni del paese di Saline, tutte quante, che “in modo unanime, esprimono la loro piena solidarietà ai lavoratori della Smith Bits”. “Siamo al fianco di queste 200 famiglie che rischiamo di vedere compromesso il loro futuro e la loro stabilità – scrivono - Mettiamo a disposizione i nostri spazi per qualsiasi iniziativa che i lavoratori vorranno intraprendere”.

Ma non c'è solo Saline, oltre ai sindaci di Castelnuovo e Pomarance è arrivato anche l'appoggio dell'amministrazione Comunale di Montecatini Val di Cecina e del sindaco Sandro Cerri: “occorre che ognuno faccia la propria parte per scongiurare questa chiusura che avrebbe conseguenze drammatiche per le persone interessate, per le loro famiglie, e per tutto il territorio”. “Nessuno dovrà essere lasciato solo – spiega Cerri – il lavoro prima di tutto”.

Confcommercioche insieme al Comune e alle altre associazioni i di categoria ha invitato i commercianti a chiudere gli esercizi per un quarto d'ora questa mattina, è con i dipendenti. Marco Socchi, presidente direttivo della Valdicecina si dice “profondamente colpito e letteralmente amareggiato”. “La Smith è stata da sempre una certezza per il nostro territorio, una fonte di ricchezza diffusa, una garanzia di occupazione per centinaia di persone – spiega - Volterra non può permettersi di perdere un pezzo così significativo della sua storia industriale e produttiva, che coinvolge direttamente i lavoratori, ma i cui effetti assai negativi, ricadranno su tutti”. “Noi imprenditori e commercianti non vogliamo girare le spalle a questo dramma, – aggiunge - per questo chiediamo che le istituzioni, dal Comune al Governo, passando per la Regione, intervengano immediatamente". Parla di “nuova ferita per Volterra, dopo il crollo delle mura di un anno fa” il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli: “ci aspettiamo la stessa unità di intenti riscontrata dopo il crollo delle mura, tra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel caso Smith”.

E oltre alla solidarietà del territorio prosegue anche quella del coro della politica. "Sono vicino ai dipendenti dell'azienda, alle loro famiglie e a tutto il territorio perché si tratta di un vero e proprio dramma sociale – ha detto Giovanni Lamioni, candidato presidente della Regione per 'Passione per la Toscana' - "sono vicino, ed esprimo la mia profonda solidarietà a Marco Buselli, sindaco di Volterra, con il quale ho a lungo parlato e che si trova costretto ad affrontare questa situazione con scarsi strumenti di intervento, praticamente lasciato solo, al come solito”.
Anche per il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai “i 200 posti di lavoro vanno assolutamente salvati". "La Regione ha il dovere di interloquire con le multinazionali che operano sul proprio territorio - prosegue Mugnai - anche in questo caso, i lavoratori si sono trovati dinanzi a una decisione già presa, quella di chiudere lo stabilimento con il loro conseguente avvio alla mobilità e comunicata come un fulmine a ciel sereno”.

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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