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Attualità sabato 19 settembre 2020 ore 07:30

Sostegni alle aziende dei piccoli Comuni

Monteverdi Marittimo

In arrivo in Toscana 6,2 milioni di euro del Decreto Rilancio, poco più di 450mila euro destinati a sette piccoli Comuni della provincia di Pisa



FIRENZE — Sono in arrivo 6,2 milioni di euro per 72 piccoli Comuni toscani, a sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali delle aree interne. Le risorse, previste dal DL Rilancio, sono state stanziate con un decreto della presidenza del Consiglio, che dispone complessivamente di 210 milioni di euro per 3.101 Comuni, ovvero quelli più marginali e meno popolosi, che necessitano di un maggior sostegno all'economia locale anche a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid19.

Circa 450mila euro quanto spetta a sette piccoli Comuni della provincia di Pisa, così ripartiti:

- Castelnuovo in Val di Cecina, 91.846 euro.
- Castellina Marittima, 85.289 euro.
- Montecatini Val di Cecina, 77.283 euro.
- Santa Luce, 76.367 euro.
- Chianni, 67.535 euro.
- Lajatico, 66.708 euro.
- Monteverdi Marittimo, 50.313 euro.

"Si tratta di contributi a fondo perduto per la gestione, la ristrutturazione o l’ammodernamento delle aziende - hanno spiegato da Anci Toscana -, spalmati sulle annualità 2020, 2021 e 2022. Un provvedimento importante, che nella direzione di quanto sostenuto da tempo dall’Anci per orientare le politiche a favore dei piccoli Comuni, montani, collinari o comunque in situazioni “svantaggiate”, per uno sviluppo delle economie locali che oltre a valorizzare i territori, consentono di mantenere e creare nuove opportunità di lavoro arginando lo spopolamento e favorendo così la crescita demografica".

Nello specifico, si legge nel decreto, “le azioni di sostegno economico possono ricomprendere l’erogazione di contributi a fondo perduto per le spese di gestione; iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale ovvero l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti”.

Il contributo è stato determinato tenendo conto della perifericità e della minore dimensione demografica articolata in due fasce: fino a 3mila abitanti e fino a 5mila abitanti. I criteri, definiti dal governo e di cui Anci ha comunque richiesto la revisione, servono per determinare il grado di perifericità di un Comune, che è conseguenza della presenza o meno sul territorio dei servizi essenziali e della rapidità di accesso tramite il sistema viario locale.


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