Frane a Castelnuovo in borgo e sulla variante mai aperta

CASTELNUOVO — Il maltempo dei giorni scorsi ha colpito anche il paese di Castelnuovo Val di Cecina. Sono due le frane in corso: una sotto l'antico borgo, l'altra sulla nuova strada costruita fuori dal paese che non è mai stata aperta.

L'assemblea. Sabato 15 febbraio a Castelnuovo si è svolta una assemblea pubblica molto partecipata dai cittadini. L'incontro era già stata programmato precedentemente dal sindaco per illustrare alcuni progetti urbanistici e, vista l'urgenza dei nuovi accadimenti, anche le due frane sono state oggetto di discussione. “Da anni una strada centrale di Castelnuovo, cioè via Roma – afferma il primo cittadino Alberto Ferrini – è interessata da un movimento franoso per il quale abbiamo pianificato degli interventi. Il progetto di rifacimento prenderà il via a giugno, per non creare disagi alle scuole che sono proprio in quella via". "Fortunatamente - ha aggiunto - in questo caso siamo intervenuti preventivamente, ma l'assemblea è stata anche l'occasione per parlare della frana in borgo e della variante ”.

Il borgo. Sotto il borgo medievale di Castelnuovo dopo il maltempo dello scorso 31 gennaio, si è aperta una frana che non coinvolge abitazioni, ma solo capanni e terreni. Nessun pericolo dunque per le abitazioni e per le persone, ma in via precauzionale il parcheggio delle auto adiacente a Porta Fiorentina è stato chiuso, così come la strada per accedere alla parte vecchia del paese dal Podere Il Tiglio, punto di ritrovo dei giovani del paese. Alle auto è impedito di transitare, con disagi per i cittadini che possono raggiungere le abitazioni antiche solo a piedi. La frana, che inizialmente non presentava grosse criticità, ha continuato a peggiorare progressivamente nelle ultime due settimane ed il Comune sta cercando di individuare una soluzione. “ Abbiamo fin da subito iniziato a monitorare il movimento del terreno avvalendoci di tecnici e geologi e la situazione è sotto controllo – spiega il sindaco Ferrini - ma per sistemare la frana e completare il consolidamento occorrerà circa un milione di euro; stiamo valutando se è il caso di avviare alcuni lavori indispensabili con somma urgenza, reperendo risorse da subito per far fronte ad interventi che comunque sono molto costosi”.

La variante. Altro annoso problema quello della variante, i cui lavori sono iniziati ormai molto tempo fa, senza però concludersi positivamente. La strada è stata ideata e costruita per deviare il traffico dal centro abitato, mediante una variante alla Strada 349 che inizia dalla zona del cimitero di Castelnuovo per collegarsi con la strada statale in prossimità della località Doccioli. Molti i problemi con questa bretella, che non è mai stata collaudata ed aperta al traffico proprio a causa di frane, già riscontrate nel tempo. E nei giorni scorsi si è aperto un vero e proprio cratere, con uno smottamento dell'asfalto di notevoli dimensioni. “La competenza per la variante – illustra il sindaco – è della Provincia. La frana recente è avvenuta in un altro punto, diverso a quello del crollo precedente”. “Quella strada – aggiunge il primo cittadino – è un vero e proprio disastro. L'amministrazione provinciale è venuta a Castelnuovo ad ottobre per affrontare il problema, ma da allora non è stato fatto nulla e oggi la situazione è anche peggiorata”.

I cittadini. Molti i cittadini arrabbiati a causa di questa situazione: sia in paese che su Facebook si sono rincorsi voci e malumori, soprattutto paragonando il risalto che è stato dato alla frana di Volterra, alla totale assenza di informazioni sui media per quanto accaduto a Castelnuovo.
“Mi sono impegnato – afferma Ferini – ad informare i cittadini con cadenza settimanale su quanto accade nel borgo, sui lavori che intendiamo fare e su come procedere. Sappiamo che per gli abitanti del borgo in questo momento c'è una situazione di disagio, ma cercheremo di essere presenti per ogni necessità”.
C'è malcontento tra la popolazione anche per la variante, poiché dalla Provincia arrivano informazioni giudicate troppo vaghe e ad oggi non è noto come si intenda procedere, ma i cittadini chiedono risposte certe su quell'opera. In molti affermano che le strade della zona sono state abbandonate. Ne è un esempio la frana sulla strada provinciale 49 di Leccia e Lustignano, che da oltre dieci anni investe una carreggiata per cui in quel tratto si procede a senso alternato.

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