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Attualità mercoledì 25 marzo 2015 ore 15:15

I comitati ribadiscono il 'no' alla geotermia

Il Comitato Difensori della Toscana presenta gli esiti del convegno tra le proposte alla Regione dopo la moratoria ed il rifiuto del progetto di Magma



COLLE VAL D'ELSA — Il convegno 'Economia del territorio e geotermia' si è svolto venerdì 20 marzo a Colle Val d’Elsa nel palazzo sede del Centro Ricerca Energia Ambiente il cui direttore Alessandro Donati, aprendo i lavori, ha espresso parole di benvenuto di fronte ad una platea di circa 200 persone. Prima dei numerosi interventi, hanno portato i loro saluti istituzionali Fabio Berti, assessore del Comune di Colle ed il collega di Volterra Paolo Moschi che ha parlato anche dell’interesse per la creazione di un “Distretto ad alta qualità di vita”.
LA PROPOSTA DI PII. Secondo il resoconto di Dario Conte, presidente dell'associazione CasoleNostra e moderatore dell’incontro, "l’intervento del sindaco di Casole Piero Pii, in sintonia con i sindaci di Castelnuovo Val di Cecina, Colle Val d’Elsa, Radicondoli, San Gimignano e Volterra aderenti al convegno, ha illustrato che la finalità dell'appuntamento era quella di proporre alla Regione Toscana un piano alternativo a quello della geotermia industriale per un territorio, come quello dei sei Comuni aderenti, fortemente antropizzato e con caratteristiche di unicità legate ad un intreccio sviluppatosi nei secoli fra ambiente, paesaggio, agricoltura e turismo sostenibile".
"Pii- si legge nel resoconto dell'evento dei Difensori della Toscana - ha prospettato diverse possibilità: la creazione di un Distretto Cecina con un piano urbanistico coordinato, con opzione prioritaria per un’Area di completo vincolo ambientale e con l’obiettivo di recupero del patrimonio edilizio secolare; l’iniziativa per l’inserimento del Distretto Cecina fra i siti Patrimonio UNESCO; la forte espansione della componente turistico-alberghiera ed agricola nell’area casolese con notevole espansione occupazionale". Il sindaco di casole, prosegue la nota, ha prospettato "il rigetto definitivo e irrevocabile da parte del Distretto Cecina del progetto geotermico industriale di Magma Energy per l'impatto che questo avrebbe su un territorio che tanto ha già dato alla geotermia e che ha chiaramente imboccato ben altre strade per uno sviluppo armonico a beneficio delle popolazioni locali ed in questo senso ha fortemente caldeggiato la partecipazione di CREA e COSVIG ai lavori". 

IL PROGETTO DI MAGMA. Progetto, quello di Magma che riguarda i territori di Casole d'Elsa e Castelnuovo Val di Cecina e al convegno è intervenuto anche Fausto Batini amministratore delegato di Magma Energy. Ha presentato i dati relativi alle centrali a ciclo binario con totale reimmissione dei liquidi e zero emissioni atmosferiche e citato gli impianti similari già presenti in Paesi stranieri in aree non antropizzate. "Con ciò ha confermato - si legge nella nota del Comitato Difensori della Toscana - che Magma Energy non ha mai realizzato impianti in Italia e non ha fornito alcun dato sull’impatto ambientale degli stessi". "Ha ribadito i dati sui livelli occupazionali indicando in circa 200 il numero di addetti per la realizzazione di una centrale - proseguono - si tratta di addetti temporanei perché lo stesso Batini ha indicato in 20 elementi l’organico per la gestione di una centrale realizzata e in 8-10 elementi l’attuale organico tecnico-amministrativo di Magma Energy". "Nessun dato è stato fornito sul valore economico dell’indotto - si legge ancora - i paesaggi del Distretto del Cecina verrebbero profondamente deturpati proprio dall’inserimento di una o più Centrali". "Alle critiche circostanziate dei Relatori precedenti - prosegue la nota del comitato - l’amministratore delegato della Magma ha replicato in maniera dura ribadendo l’esistenza di un contratto già firmato dalla Regione Toscana e quindi a suo dire vincolante, con ciò chiudendo la porta ad ogni trattativa o ad una riconsiderazione del progetto industriale".

LE ASSOCIAZIONI. Dario Conte presidente di CasoleNostra nel suo intervento ha sottolineato che "la scelta del termine 'gestione' è voluta, dato che non solo di 'difesa' del territorio si tratta, ma di vero e proprio progetto da delineare nel corso della moratoria semestrale deliberata dalla Regione Toscana e finalizzato ad un’economia diversa dal brutale sfruttamento dell’ambiente e basata sull’identificazione delle caratteristiche su cui puntare per uno sviluppo sostenibile". Conte ha ringraziato le Istituzioni presenti e sottolineando che "la crescita di consapevolezza delle popolazioni locali nei confronti dei temi trattati rappresenta un risultato straordinario degli sforzi dei volontari del Comitato Difensori della Toscana, di CasoleNostra e dell’Eco Museo Borgo La Selva a livello locale e, a quello Nazionale, del FAI, di ItaliaNostra, del WWF e della Rete del NO alla Geotermia Inquinante Speculativa". 

GEOTERMIA E INQUINAMENTO. Andrea Borgia ha delineato "gli allarmanti aspetti di inquinamento (non chiariti dai Produttori) legati allo sfruttamento geotermico sul Monte Amiata". "Ha anche auspicato - prosegue la nota - una chiusura delle centrali stesse con una lunga pausa di riflessione sugli aspetti negativi della geotermia e sulla necessità di un reale ed efficace controllo degli agenti inquinanti sia a livello atmosferico (con ricadute negative sulle produzione agricole, specie viti vinicole) che delle falde acquifere (quest’ultimo largamente comprovato)". 
Scilla Sonnino, ecologa, ha esaminato" gli aspetti fortemente negativi della geotermia industriale sulla fauna dell’Area del Cecina, formulando un forte invito ad un ripensamento sugli impianti stessi che altererebbero in maniera irreversibile l’integrità del territorio, riducendo fortemente l’unicità dell’area e interrompendo quell’interscambio fra aree che è alla base della migrazione degli animali".

LA PROPOSTA ALLA REGIONE. Roberto D’Autilia, ha sintetizzato  il convegno "individuando alcune linee di studio per presentare una proposta alla Regione Toscana al termine della moratoria". In particolare - si legge nella nota stampa - ha individuato: il calcolo comparato dell’efficienza energetica di una rete di piccoli impianti e di un sistema di grandi impianti; la realizzazione di smart grid per ottimizzare le reti; la concentrazioni di impianti nella stessa; l’analisi degli scambi di energia con l’estero per una progettazione energetica europea; la contabilizzazione del risparmio energetico nel burden sharing; incentivi ai Prosumer (produttori – consumatori); valutazione integrata e complessiva dei progetti; metodologia esatta per la V.I.A; valutazione di Impatto Economico".


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