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Attualità mercoledì 01 aprile 2015 ore 05:35

Il borgo potrà ospitare la musica internazionale

Festa a Montecastelli per l'inaugurazione della nuova sala: la chiesa sconsacrata è stata restaurata per diventare uno spazio destinato non solo ai concerti



CASTELNUOVO VAL DI CECINA — Centotrenta anime, se si contano anche gli abitanti delle campagne. Eppure Montecastelli Pisano, frazione del Comune di Castelnuovo Val di Cecina, ora ha una sala che potrà ospitare concerti di musica classica internazionale, ma anche convegni scientifici ed altri eventi culturali. Una sala di musica, forse la prima al mondo, con 99 sedie tutte diverse. Tirate fuori dalle vecchie botteghe o dalle soffitte di Montecastelli, ma inviate anche dalla Francia, regalate da una anziana signora che ha conosciuto Picasso e Einstein, dall'America. E arriverà anche quella del premio Nobel per la medicina Christiane Nüsslein-Volhard.

All'inaugurazione di ieri, 31 marzo, non è voluto mancare neanche l'onorevole Federico Gelli che nel 1962 è nato in una casa del borgo, poco lontano da quella chiesa della Compagnia, poi sconsacrata e oggi restaurata grazie a Philipp Bonhoeffer. E' al csrdiologo pediatrico di fama internazionale, infatti, che si deve il recupero di questa struttura, di proprietà della Diocesi di Volterra che l'ha concessa al medico tedesco gratuitamente per 50 anni.
"Abbiamo avuto la fortuna di avere Philipp, musicista vero e appassionato di musica che voglio definire un amico di Montecastelli" ha dichiarato con soddisfazione il sindaco di Castelnuovo Alberto Ferrini, di fronte alla sala gremita dopo il taglio del nastro. Il primo cittadino ha salutato le autorità, l'onorevole Gelli ed i sindaci di Volterra, Pomarance, Montieri e Monterotondo “la cui presenza testimonia come l'importanza di questa struttura vada oltre i confini di Montecastelli, rappresentando una opportunità per tutto il territorio”. Ferrini ha ringraziato anche Don Secondo Macelloni, arciprete di Castelnuovo e parroco di Montecastelli ed i suoi collaboratori della parrocchia “che hanno reso possibile quello che vediamo oggi”.

Anche Philipp Bonhoeffer, che si è impegnato a sue spese nel restauro per qualche centinaia di migliaia di euro, ha voluto ringraziare la Diocesi ed il Vescovo di Volterra, i musicisti, chi ha eseguito i lavori, la famiglia Torellini e l'amministrazione comunale. “All'inizio questo posto era assolutamente non adatto ad ospitare i concerti – ha dichiarato il medico prima di esibirsi al violino - vi ringrazio di avermi permesso di realizzare il mio sogno, ma mi sembra che questo sogno non sia mio, ma nostro”.

Il dottore tedesco ha ricevuto anche il plauso dell'onorevole Gelli, il quale ha messo in evidenza come questo spazio sia rimasto inutilizzato per molti anni e come la lungimiranza di Bonhoeffer e dei soggetti coinvolti abbia permesso un importante recupero. “E' un bell'esempio di come questi luoghi sperduti possono diventare il centro del mondo - ha affermato il deputato - Montecastelli è un piccolo gioiello e questa sala lo farà apprezzare nel mondo: una cosa straordinaria se si pensa che nasce da una comunità così piccola”.

Poi, la platea in piedi per applaudire il breve saluto dei musicisti di fama internazionale che hanno eseguito il primo movimento del quintetto di Shuman. Il primo vero concerto nel pomeriggio, con due componenti del Quartetto Hagen, uno dei grandi della musica classica (arriverà in estate a Montecastelli al completo), che insieme a Maya Iwabuchi, Roberto di Ronza e Cosmin Boeru hanno eseguito il Quintetto K. 515 di Mozart e 'La Trota' di Schubert. Con loro Philipp Bonhoeffer che non ha dimenticato di ricordare la straordinarietà dell'evento: “oggi abbiamo qui due Stradivari, una cosa rarissima, ed in particolare una viola, delle quali ne esistono solo 11 al mondo”.

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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