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Attualità sabato 29 novembre 2014 ore 16:50

Il Vescovo testimone nella vicenda Barani

Il senatore è accusato di aver preso troppi rimborsi quando era sindaco di Villafranca in Lunigiana; nel mirino delle indagini anche una trasferta a Volterra



VOLTERRA — Lucio Barani, eletto in Parlamento con il Pdl ed oggi nel gruppo Grandi autonomie e libertà di Palazzo Madama, è accusato dalla Procura di Massa di peculato e truffa. Infatti, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, il senatore è rinviato a giudizio perchè accusato di "aver intascato doppi rimborsi quando era contemporaneamente deputato e sindaco di Villafranca in Lunigiana". Secondo Il Fatto "lui contesta tutto" e "chiamerà a testimoniare circa 40 persone tra ex ministri, politici, dirigenti Asl, parlamentari, vigili urbani e anche il vescovo di Volterra". Monsignor Alberto Silvani è originario di Virgoletta, frazione del Comune di Villafranca in Lunigiana

Si tratterebbe, oltre ai doppi rimborsi, anche di "trasferte e missioni che la Procura ritiene non istituzionali: tra questi il ricevimento a Roma all’ambasciata della Tunisia e la cerimonia di nomina a vescovo di Volterra del parroco di Villafranca, don Alberto Silvani". In riferimento a questo episodio, come riporta Il Fatto, lo stesso Barani riferisce che quella “era una cerimonia sia religiosa sia istituzionale: Giovanni Paolo II nominava vescovo il parroco del comune di cui ero sindaco; come facevo a non andare con la fascia tricolore? E come facevo a non portare un vigile urbano? Avrei dovuto fargli pagare il viaggio fino a Volterra?”.

Il sindaco, infatti, all'epoca era stato eletto deputato (per la prima volta nel 2006) ed il Comune di Villafranca gli avrebbe liquidato rimborsi spese per vitto, alloggio e trasporti, mentre Barani godeva anche, come parlamentare, di varie indennità. Secondo l’indagine, quindi, ha ottenuto doppi rimborsi ed a questo si aggiungono rimborsi per "trasferte non strettamente attinenti all’attività politica" come quella sopra citata e relativa alla nomina di Silvani che oggi Barani vuole chiamare a testimoniare in sua difesa, insieme a varie persone, tra cui gli ex ministri Altero Matteoli e Sandro Bondi e l’ex presidente della Regione, Claudio Martini. Infatti, Barani si è sempre difeso dalle accuse, ma come riporta ancora Il Fatto "il gup ha disposto il rinvio a giudizio per Barani, già condannato per questa vicenda dalla Corte dei Conti" ad un risarcimento erariale ed il processo dovrebbe partire a marzo 2015.
"Per dimostrare che tutti i rimborsi e le missioni che la procura mi contesta nei miei 2mila giorni di amministrazione sono legittime e legate veramente alla mia professione di sindaco e parlamentare – afferma Barani secondo Il Fatto  chiamerò anche il vigile che mi ha accompagnato a Volterra, l’autista e tutti i politici che mi hanno incontrato nelle trasferte”.


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