Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:VOLTERRA18°  QuiNews.net
Qui News volterra, Cronaca, Sport, Notizie Locali volterra
martedì 19 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Scene di guerriglia urbana a Palermo durante le Vampe di San Giuseppe: lancio di sassi e bottiglie contro la polizia

Attualità sabato 29 ottobre 2016 ore 16:20

L’esordio volterrano di Benigni

Roberto Benigni in una foto degli anni '80

Nel 1987, una strana reazione del pubblico accoglie il comico fiorentino durante lo spettacolo di improvvisazione



VOLTERRA — Nel 1987, Vittorio Gassman, al tempo direttore artistico di Volterrateatro, aveva organizzato in città eventi di grande livello. Gli ospiti dell’iniziativa erano mostri sacri del teatro internazionale: Jacques Weber, Gigi Proietti, Gerard Desarthe e Giorgio Gaber.

Alla serata conclusiva della rassegna, che aveva come argomento la poesia estemporanea, partecipavano poeti e cantori importanti come Edilio Romanelli, Roberto Benigni e altri maestri dell’ottava rima. Ma, sul manifesto dello spettacolo, il nome di Benigni era stato scritto con caratteri più grandi rispetto a quello degli altri artisti; il pubblico volterrano pensò, così, di aver prenotato i biglietti per assistere, quasi esclusivamente, all’esibizione del loro beniamino.

Arrivata la sera del grande evento, gli spettatori rimasero delusi nel vedere che, a salire sul palco, erano molti attori e che Benigni aveva un ruolo secondario. Manifestarono, allora, il loro malcontento fischiando, contestando, in questo modo, la presenza solo marginale del comico toscano. Gassman, dalla platea, assistette divertito all’inaspettata reazione. Il futuro premio Oscar rimase spiazzato e chiese al mattatore come avrebbe dovuto comportarsi. Il direttore artistico lo rassicurò dicendogli, con una punta di perfidia, di confidare nelle sue qualità di improvvisatore.

Infatti, come ricorda, in una vecchia intervista, l’attore e regista David Riondino, negli occhi di Gassman comparve, in quel momento, una luce luciferina. Il piccolo diavolo di Vergaio non si lasciò intimorire e cominciò a improvvisare spiritose e umoristiche ottavine, affrontandole con levità e con estro e giocando sullo schema metrico proprio dei cantori popolari.

In questo modo, il pubblico, finalmente accontentato, si placò e si concentrò sullo spettacolo. 

Viola Luti
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Da Coalizione Civica l'accusa all'amministrazione: "Un'opera su cui si lavora da anni inutilizzata perché non si era pensato alle fognature"
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nadio Stronchi

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Politica

Attualità

Attualità

Politica