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Attualità venerdì 17 luglio 2015 ore 16:35

L'ospedale resterà senza terapia intensiva

L'allarme del sindaco, a rischio l'unico posto letto. "Scelta incommentabile, il carcere rischierebbe di andarsene: è richiesto uno standard minimo"



VOLTERRA — A rischio l’unico posto letto di terapia intensiva presente all’Utic dell’Ospedale di Volterra. E’ quanto denuncia il sindaco Marco Buselli in una nota: "non è vero che i tagli per l'Ospedale erano finiti qua, come invece affermò solennemente poco tempo fa il direttore generale Damone".

"Si annuncia - spiega Buselli - come mi è stato anticipato informalmente dal vice Commissario Maccari, e come compare anche in una nota scritta di accompagnamento dello stesso al bilancio di previsione 2015, la volontà di chiudere l'unico posto letto di terapia intensiva che abbiamo in Ospedale".

Per il primo cittadino "sarebbe una scelta che non ha bisogno di commenti e che vedrebbe una levata di scudi senza precedenti da parte di tutto il territorio, che non avrebbe remore a salire sulle barricate"

"Se venisse tolto il posto di intensiva dell'Utic - spiega il sindaco-  il carcere stesso, con i suoi 150 detenuti, rischierebbe di andarsene, perché quel posto è una garanzia costantemente richiesta come standard minimo da mantenere per l'Amministrazione penitenziaria. Oltre alle gravissime difficoltà occupazionali che già abbiamo, si aprirebbe allora una voragine, i cui effetti sarebbero difficili da calcolare. Questi purtroppo sono i problemi che si presentano quando si guarda solo ai numeri".

"Abbiamo mille ed un motivo affinché questo presidio insostituibile costituito da un posto letto, rimanga a Volterra, per la difesa del diritto alla Salute garantito dalla Costituzione all'Art 32 - commenta Buselli - Sotto un posto letto c'è zero, ossia l'abolizione totale del servizio. A quel punto non lasceremmo intentate neanche le vie legali".

"Ho già chiesto formalmente a Maccari - prosegue il sindaco - di non procedere con alcun disegno di questo genere, ma di incontrarci, assieme a sindaci e sindacati, per discutere a fondo della questione. Spero che questo passaggio ci sia e a stretto giro".

Buselli annuncia poi di voler scrivere "al Presidente Rossi, all'Assessorato alla Sanità e alla Quarta Commissione, che si è appena insediata, perché la questione non è solo tecnica, ma la politica deve rispettare gli impegni presi"

E chiede che "si apra una riflessione urgente sulla legge Balduzzi e sui suoi effetti, soprattutto nei territori disagiati, insulari, marginali e montani". La riflessione è dunque più ampia: "il nostro è un presidio che rappresenta un unicum in Toscana, costituito, oltre che all'ospedale, da Inail, Auxilium Vitae e adesso anche dal polo psichiatrico della Rems, che sarà riferimento per tutta la Toscana". "L'ospedale - aggiunge Buselli - quindi serve, oltre che alla popolazione locale, a strutture di interesse regionale ed extraregionale come quelle tre appena citate".


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