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Attualità martedì 25 ottobre 2016 ore 19:10

Tra moglie e marito mettete il dito

L'appello dell'associazione Amiche di Mafalda: "Episodi come quello di Montecerboli non sono fatti privati, se sentite litigare avvisate le autorità"



POMARANCE — "Non basta la commozione o gridare allo scandalo, le istituzioni devono fare di più, il terzo settore deve fare di più, i cittadini debbono fare di più. C'è il detto tra moglie e marito non mettere il dito ma per queste situazioni non vale" l'appello deciso, forte, pieno di dolore, è arrivato da Anna Cavalli, presidente dell'associazione Amiche di Mafalda, contro la violenza sulle donne.

A pochi giorni dal drammatico omicidio suicidio consumato in una casa di Montecerboli l'associazione ha richiesto un incontro urgente con le istituzioni. In due anni, nella piccola Valdicecina sono due i casi in cui una donna è stata uccisa dal proprio compagno. L'altro caso risale al 2014 e avvenne a Castelnuovo Valdicecina: "Oggi facciamo una riunione del consiglio - ha spiegato Cavalli - siamo 80 tra soci e socie, di cui una quindicina attivi. Domani invece incontriamo le istituzioni".

Il punto di vista dell'associazione sull'uxoricidio di sabato è chiaro:"Il femminicidio è solo la punta dell'iceberg della violenza domestica. Il problema è molto più diffuso di quello che si pensi, è una questione culturale. Per ottenere un cambio culturale ci vuole un lavoro che metta insieme comunità, istituzioni e terzo settore".

"Noi - ha ripreso Cavalli - forniamo consulenza e appoggio gratuiti, siamo molto impegnati nelle scuole e con eventi pubblici. Ma ci vuole un impegno più forte da parte delle istituzioni per combattere la violenza domestica. Per esempio la Casa della donna di Pisa ha grossi problemi di finanziamento, queste associazioni dovrebbero essere sostenuto dalle istituzioni. Non basta la commozione o il grido allo scandalo da parte delle istituzioni".

Ma oltre all'impegno delle istituzioni Cavalli ha lanciato un altro appello, a tutti i cittadini: "La violenza domestica non è un fenomeno privato, i vicini possono e devono chiamare le autorità o le associazioni se vedono o sentono situazioni pericolose. Questi di Montecerboli e Castelnuovo non sono fatti privati familiari". 

"E' importante che se ne parli - ha concluso Cavalli - non siamo molto conosciute sulla zona di Volterra, meglio in Valdicecina. Il 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ndr) faremo una tre giorni di eventi sul territorio, tante iniziative".

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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