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Attualità venerdì 21 novembre 2014 ore 20:51

Provvedimenti e sanzioni per i pediatri indagati

A chiederli è il presidente Rossi intervenendo sulla vicenda dei medici accusati di corruzione e comparaggio per aver 'promosso' il latte artificiale



FIRENZE — "Gli arresti dei pediatri che avrebbero ricevuto benefit pilotando le madri all'acquisto di latte artificiale di certe ditte, così come le accuse rivolte ad alcuni cardiologi di ricevere anch'essi doni e favori in cambio di determinati dispositivi medici, al di là degli sviluppi giudiziari, che ci auguriamo siano tempestivi, rivelano un quadro di comportamenti inaccettabili e denunciano un costume civile e morale che deve essere censurato, contrastato e cambiato". Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi interviene sulla vicenda dei pediatri accusati di corruzione e comparaggio perché avrebbero indotto le mamme a utilizzare latte artificiale di note ditte invece del latte materno.

"Ci aspettiamo - prosegue Rossi - che ognuno faccia la sua parte: i direttori generali delle Asl prendendo provvedimenti adeguati, e altrettanto ci aspettiamo anche da parte degli ordini professionali". "I cittadini, soprattutto la parte più debole e sofferente e i giovani - aggiunge - aspettano provvedimenti adeguati, proporzionati e in tempi brevi; senza dover necessariamente aspettare gli esiti dei procedimenti giudiziari". "Da queste vicende - conclude il governatore - emerge un quadro sconfortante, ma proprio per questo, senza scadere nel giustizialismo e nel moralismo, chiedo che vengano assunti provvedimenti amministrativi e precise sanzioni basate sul rispetto della legge e sui poteri attribuiti alla pubblica amministrazione".

Anche l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni fa sentire la sua voce: "sarà la magistratura a occuparsi della vicenda giudiziaria che vede coinvolti pediatri toscani". "Noi diamo la nostra piena collaborazione e seguiamo con grande attenzione lo sviluppo delle indagini - aggiunge - per quanto ci riguarda, avvieremo indagini interne per verificare i comportamenti organizzativi". "Siamo molto dispiaciuti - aggiunge l'assessore - perché vicende come questa, se confermate, rischiano di vanificare il grande lavoro fatto negli anni dalla Regione Toscana per promuovere l'allattamento al seno". "La Toscana - conclude Marroni - ha posto l'allattamento materno tra le proprie strategie prioritarie e vuole continuare a sostenerlo; rinnovo dunque l'invito a tutte le mamme ad allattare al seno i propri bambini".


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