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Cronaca giovedì 12 giugno 2014 ore 16:54

​Sabato si celebra la decima Giornata Mondiale del Donatore di Sangue

In Valdera e nell'Alta Val di Cecina negli ultimi anni c'è stato un incremento progressivo del numero di unità di sangue raccolte, pari al 19,4% in più nel 20013 rispetto al 2007



ALTA VAL DI CECINA — Sabato 14 giugno si celebra la decima 'Giornata Mondiale del Donatore di Sangue' a cui aderisce anche l’Azienda Usl 5, costantemente impegnata nell’opera di sensibilizzazione della popolazione insieme alle associazioni di volontariato.
Nell'occasione Paolo Petrucciani, direttore dei centri trasfusionali della ASL 5, ricorda che "il bisogno di sangue non è un evento eccezionale. ma una realtà quotidiana, perché le necessità per i pazienti sono in continuo aumento". "La grande disponibilità e sensibilità dei donatori della Valdera e dell’Alta Val di Cecina - aggiunge - grazie anche al lavoro capillare di sensibilizzazione messo in atto dalle Associazioni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle più disparate occasioni di aggregazione presenti sul territorio e con quello degli operatori delle strutture trasfusionali ha determinato, negli ultimi anni, l’incremento progressivo del numero di unità di sangue raccolte, passando dalle 10745 unità del 2007 alle 12828 del 2013 con un aumento del 19,4%. "In particolare nelle scuole - prosegue - molti studenti hanno risposto all’appello e, appena compiuti i 18 anni, si sono recati a donare in gruppo, grazie anche alla disponibilità ed alla collaborazione di molti insegnanti che, essi stessi donatori, regolarmente coinvolgono e stimolano i ragazzi alla solidarietà ed al dono del sangue".
Negli ultimi anni, oltre alla donazione di sangue intero, hanno assunto sempre più importanza le donazioni dei singoli emocomponenti, plasma e piastrine soprattutto. “Un aspetto fondamentale – continua Petrucciani - connesso con le donazioni di sangue ed emocomponenti è la necessità di orientare la raccolta in modo da garantire scorte costanti tenendo sotto controllo le variazioni dei consumi per ogni tipologia di emoderivato; un elemento fondamentale di questa rete è l‘AgenDona, strumento preziosissimo con cui il donatore può prenotare la sua donazione, avendo la certezza della donazione in tempi brevi e senza fare code e, contemporaneamente, contribuendo all’attività di programmazione e monitoraggio".

Il tema scelto per l'edizione di quest'anno della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue è "Sangue sicuro per salvare le madri", che si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sull'importanza di garantire sempre e ovunque l'accesso al sangue e ai suoi componenti per prevenire i decessi materni, provocati da complicazioni legate al parto o per forti sanguinamenti durante o dopo il parto.
Istituita nel 2004 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel giorno dell’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus, questa ricorrenza ha assunto negli anni un significato sempre più profondo, rappresentando un'occasione per ribadire a livello globale l'importanza di compiere un gesto semplice ma fondamentale come quello del dono.

Donare sangue, lo ricordiamo, è un gesto semplice: può farlo qualsiasi adulto in buona salute, con un’età compresa tra i 18 e i 60 anni (limiti di età per effettuare la prima donazione) e con un peso superiore a 50 chili. Dopo un colloquio preliminare con il medico, vengono effettuati un’accurata visita medica e tutti gli accertamenti clinici necessari per valutare l’idoneità alla donazione. Tutti gli esami sono gratuiti ed hanno il duplice scopo di tutelare sia la salute del donatore sia quella del ricevente. Perciò, chi sceglie di donare, ha anche l’opportunità di farsi visitare ad intervalli regolari ed eseguire una serie di esami di base, utili per tenere sotto controllo il proprio stato di salute.
Stamattina, 12 giugno, una donatrice di eccellenza è stata Simona Dei, direttore sanitario della ASL 5; tra i donatori della mattinata, c’è anche Alessio Lambardi, ex medico del 118 ed attualmente medico di famiglia, convinto donatore da molti anni, che ha promesso di fare opera di sensibilizzazione anche tra i suoi assistiti. 
Fonte: ufficio stampa


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