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Cronaca venerdì 21 febbraio 2014 ore 17:00

La variante di Castelnuovo: una storia infinita

Ripercorriamo le tappe di quest'opera costata oltre 10milioni di euro e mai inaugurata



CASTELNUOVO — Era il 2008 quando sono inziati i lavori per realizzare la variante della strada regionale 439 Sarzanese-Valdera a Castelnuovo Val di Cecina, un'opera di cui si parlava già da molti anni e che avrebbe permesso di deviare il traffico dal centro del paese.

Nell'agosto del 2011, in un comunicato stampa, la Provincia di Pisa affermava che i lavori erano in corso di realizzazione, l'avanzamento era già al 70% e l'importo era di 9,6 milioni di euro.

A marzo 2013, dopo un incontro avvenuto tra il presidente Andrea Pieroni, l'assessore alla viabilità Gabriele Santoni e il sindaco del Comune Alberto Ferrini, la Provincia affermava che erano in corso le operazioni di collaudo sulla variante: la conclusione delle verifiche era prevista per il mese di aprile 2013.

Di fatto, nella primavera del 2013 si è innescato un movimento franoso del pendio che ha interessato in particolare un tratto della nuova viabilità appena costruita, tuttavia la gravità della frana non è stata compresa fino all'estate del 2013, quando sono stati avviati precisi lavori ed inteventi di monitoraggio.

A luglio 2013 il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, in una lettera inviata al sindaco Alberto Ferrini per rassicurare il Comune e i cittadini sul termine dell'opera, affermava: "il completamento dei lavori relativi alla variante avverrà entro il 30 settembre 2013 e comunque nel più breve tempo possibile". Pieroni spiegava che i ritardi erano dovuti al fatto che, durante le opere di collaudo, erano emersi danni al corpo stradale causati dal maltempo. "Nell'ambito delle operazioni di collaudo delle numerose e, in alcuni casi, imponenti opere di sostegno, è stato necessario procedere ad ulteriori verifiche di carattere tecnico rispetto a quelle già condotte durante l'esecuzione dei lavori", spiegava Pieroni in una nota del luglio 2013. "L'elemento imprevedibile subentrato nella fase di collaudo è stato il maltempo, che ha causato - precisava il presidente della Provincia - danni in alcuni tratti del corpo stradale, tanto da rendersi necessari interventi di rafforzamento delle opere di drenaggio e di contenimento, commissionate alla ditta con consegna entro il 15 luglio. Il successivo periodo sarà necessario per la progettazione e la realizzazioni dei lavori relativi alla palificata e per la sistemazione del tombino". "Le verifiche - aggiungeva Pieroni - si sono concluse ed è opera possibile completare il collaudo stativo entro il 15 luglio".

Il 21 ottobre 2013  Pieroni scriveva nuovamente al sindaco di Castelnuovo Val di Cecina, Alberto Ferrini. "Assicuro - affermava Pieroni - il massimo impegno della Provincia per giungere, nel più breve tempo possibile, alla soluzione delle problematiche emerse ed alla conseguente inaugurazione della variante, da tutti auspicata”.
I lavori sono stati completati entro la prima decade di agosto, come di fatto programmato – precisava Pieroni – purtroppo, come già segnalato in precedenza, l'eccezionale ondata di maltempo con precipitazioni meteoriche ripetute oltre che d'inverno anche nella scorsa primavera ha innescato un movimento franoso del pendio che ha interessato in particolare un tratto della nuova viabilità appena costruita. Gli effetti di tale movimento, in primavera visibili soltanto parzialmente e superficialmente, si sono manifestati in maniera più evidente nel corso dell'estate e soprattutto è stato possibile caratterizzarne i meccanismi nello stesso periodo grazie alla strumentazione installata”.
Infatti, nell'estate 2013 la Provincia scopriva quindi che "la profondità della superficie di scivolamento era più accentuata di quanto era stato possibile ipotizzare in primavera".
Pieroni nella lettera inviata a Ferrini ad Ottobre 2013 spiegava che "i danni al manufatto di attraversamento del rilevato stradale per lo smaltimento delle acque superficiali sono risultati più gravi del previsto, tanto che allo stato attuale deve essere valutata la riparabilità dello stesso manufatto o, in alternativa, la sostituzione". “Tale movimento - aggiungeva il presidente della Provincia nella lettera - ha purtroppo impedito la programmazione dell'apertura al transito della strada ed il ripristino delle condizioni di stabilità del pendio costituisce condizione indispensabile per procedere all'inaugurazione in sicurezza". "Nel frattempo - proseguiva Pieroni - la progettazione della paratia a valle della strada nel tratto interessato, da eseguirsi mediante pali e tiranti, è stata completata e di conseguenza, a breve, una volta definite le lavorazioni da eseguire per ripristinare il corretto smaltimento delle acque superficiali, è possibile impartire alla ditta esecutrice l'ordine per effettuare i necessari lavori di ripristino”.

Il 24 ottobre il Presidente della Provincia di Pisa e l’Assessore ai Lavori pubblici incontravano la cittadinanza in una assemblea pubblica a Castelnuovo per informare la popolazione sui lavori di completamento della variante. In un comunicato stampa della Provincia seguito all'incontro si legge: "massima trasparenza e ferma volontà di superare gli attuali impedimenti all’apertura della nuova viabilità". "Siamo di fronte ad un’opera che è costata complessivamente 10 milioni di euro – spiegava Pieroni nella nota stampa – e per questa ragione stiamo lavorando con intensità per superare gli attuali ostacoli”.
Durante l'incontro veniva spiegato ai cittadini che la Provincia di Pisa aveva avviato e concluso la progettazione della paratia a valle della strada nel tratto interessato dalla frana (60 metri), da eseguirsi mediante pali e tiranti; sarebbe stato inoltre necessario il ripristino del corpo stradale su una superficie di 800 mq, portando la stima dei costi aggiuntivi ad almeno 200mila euro.
"La Provincia ha inviato il progetto alla ditta incaricata e questa sta valutando la fattibilità dell’intervento – affermava  il presidente Pieroni – nel frattempo, in accordo con il Comune, avvieremo un tavolo tecnico per portarci avanti con il completamento delle rotatorie in entrata e uscita della variante e delle intersezioni, in un’ottica anche di stretta collaborazione e cooperazione sulla futura manutenzione della strada”.

A febbraio 2014 la strada non è ancora stata aperta, ma anzi si è verificata una nuova frana, con il cedimento di asfalto in un tratto diverso da quello della frana risalente alla primavera 2013.


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