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Attualità giovedì 17 novembre 2016 ore 12:45

Fulvio Wetzl presenta il suo nuovo film

Al Centrale anteprima nazionale del film 'Rubando Bellezza'. Il regista, presente in sala, è molto legato al colle dove nel 1988 girò una pellicola



VOLTERRA — Anteprima nazionale a Volterra, al Cinema Centrale, del film Rubando Bellezza di Fulvio Wetzl, che sarà presente in sala. Wetzl nel 1998 girò a Volterra il film Prima la Musica e poi le parole, anche per questo è molto legato alla città etrusca.

Il programma prevede:

Alle 18 - Proiezione del film Prima la musica e poi le parole con ingresso gratuito. E' la storia di Giovanni, un bambino di sei o sette anni con gravi problemi psichici, infatti parla una lingua incomprensibile e ha degli strani comportamenti. Le uniche persone che cercano di aiutarlo sono Marina, una psicologa, ed Elena una infermiera. Il tutto nel magnifico scenario di Volterra. Tra gli interpreti: Anna Bonaiuto, Andej Chalimon, Barbara Enrichi, Jacques Perrin, Amanda Sandrelli.

Alle 21,30 - Presentazione del film Rubando Bellezza da parte del regista Fulvio Wetzl a cui seguirà la proiezione. Rubando Bellezza Italia 2015 di Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli, Danny Biancardi, Storia (psic)analitica nel ramo maschile di una famiglia, i Bertolucci: Attilio, poeta angosciato e dolente, autore di versi che restano nell'anima graffiando e straziando, uomo di cultura, amico e frequentatore di personaggi unici (Moravia, la Morante, Pasolini), padre importante e ingombrante; i due figli, Bernardo, regista geniale e irregolare, celebre ed esportato in tutto il mondo, ossessionato dalla figura paterna che, più o meno simbolicamente "uccide" in ogni suo film, e dal pervicace desiderio di conciliare Freud e Marx; e Giuseppe, il secondogenito, regista di tanto teatro e anche cinema, così sensibile e così intelligente da saper scegliere strade diverse, un suo percorso di "marginalità consapevole", piuttosto che essere schiacciato da 2 figure, il padre e il fratello. E' un film che va visto e ascoltato, con la stessa attenzione e lo stesso rispetto ammirato degli autori: la figura di Bernardo è più presente apparentemente (è l'unico vivo) rispetto a quella di Giuseppe che vive attraverso le parole della compagna, Lucilla Albano, che dice (anche tra le righe) cose belle e speciali. Ma è ancora una volta Attilio che incombe, che ha segnato nel profondo - nel bene e nel male aggiungiamo noi - la vita dei suoi figli. (Luisa e Morando Morandini, Il Morandini 2016)


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