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Attualità lunedì 26 settembre 2016 ore 08:30

La lettera di Ciampi agli studenti del Carducci

Carlo Azeglio Ciampi

L'ex presidente scrisse ai giovani dell'iniziativa Vai Oltre: "Il vostro progetto è un buon viatico per incamminarci verso la risalita"



VOLTERRA — La morte di Carlo Azeglio Ciampi ha avuto un'eco particolare all'interno dell'istituto Carducci di Volterra. Il pensiero degli studenti e dei professori, una volta appresa la notizia della morte dell'ex presidente della Repubblica, è subito corso alla lettera che Ciampi scrisse agli studenti del liceo promotori del progetto Fuori come va? Alla riscoperta della nostra Italia.

Realizzata nel febbraio 2011, l'iniziativa ha poi aperto la strada all'esperienza dell'associazione Vai Oltre.

"Non è una formale lettera di risposta - comunicano gli studenti del Carducci - è una lettera intensa, da cui emergono la passione che lo ha sempre animato, una forte sensibilità, un'attenzione profonda verso i giovani. Alla luce di questo ricordo sentiamo il desiderio di condividere - in modo particolare con i giovani - le emozioni che scaturiscono da questo messaggio".

Di seguito, la lettera di Ciampi agli studenti del Carducci.

Ai carissimi ragazzi dell'IIS Carducci di Volterra.

La lettera che voi studenti mi avete scritto per illustrare finalità e contenuti del vostro progetto Fuori come va? Alla riscoperta della nostra Italia è stata per me una iniezione di fiducia; un tonico dello spirito. Riflettendo sulla vostra iniziativa e, ancor più, sulla spinta ideale che le ha dato origine mi sono detto che prefigurarsi tempi migliori non è speranza vana, né esercizio di malriposto ottimismo. La serietà del vostro impegno denota la consapevolezza delle responsabilità che vi attendono nella vita adulta. All'assunzione piena di siffatte responsabilità voi mostrate la determinazione a prepararvi fin da ora.

Lo fate, innanzitutto, sui banchi di scuola. Uno studio rigoroso non serve solo a fornire conoscenze; esso è altresì esercizio di disciplina morale. Ecco, allora, la Scuola come luogo d'elezione per apprendere che non si danno scorciatoie per conseguire i traguardi prefissati, ma al contrario, che il raggiungimento della meta esige applicazione costante, sacrificio, talora qualche rinuncia nell'immediato per più solidi benefici in futuro.

E al futuro vi preparate anche allargando lo sguardo sulla società nella quale vivete; sulla comunità di cui fate parte; sulla Nazione di cui siete cittadini. Bene, allora, fate a sollecitare incontri con esponenti qualificati della politica, dell'informazione, delle arti nelle loro diverse declinazioni, per sottoporre loro le domande che assillano maggiormente il vostro presente; per confrontarvi con loro sulle risposte che vi proporranno.

Il presente sembra offrire solo occasioni e motivi di incertezza e di smarrimento. Attualmente, la condizione della vita pubblica italiana non è certo esaltante; così come non lo sono i contenuti e il livello del dibattito politico che quotidianamente ci viene riferito dai mezzi d'informazione. In questa temperie si fatica a intravedere l'orizzonte; la prospettiva di una risalita, che ha da essere etica e civile, innanzitutto, oltre che economica e sociale.

Eppure l'orizzonte c'è; è solo celato dalla foschia densa dell'interesse particolare, della faziosità becera, ormai denominatore comune del nostro essere comunità, figlia prima di tutto di una assenza spaventosa di cultura. Questo velo che opacizza la nostra vita collettiva, avviluppando uomini e istituzioni, per essere rimosso esige un concorso di volontà e d'impegno da parte di tutti. Ciascuno deve sentirvisi chiamato, secondo la propria condizione e collocazione sociale: studente, lavoratore, professionista, pensionato, ecc.

Il vostro progetto è un buon viatico per incamminarci verso la "risalita" per attraversare la barriera al di là della quale si schiude l'orizzonte. Con l'auspicio che la vostra iniziativa, promossa con tanta generosità e nobiltà di intenti, dia frutti copiosi, auguro a tutti buon lavoro e a tutti invio il mio saluto affettuoso.

CARLO AZEGLIO CIAMPI


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