Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:VOLTERRA17°  QuiNews.net
Qui News volterra, Cronaca, Sport, Notizie Locali volterra
martedì 19 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Caldo record in Brasile, percepita temperatura di 62,3°: la più alta degli ultimi 10 anni

Cultura venerdì 20 gennaio 2017 ore 06:30

L'ingegnoso pittore e lo scherzo al buffone

Baldassarre Franceschini

L'artista Baldassarre Franceschini, per vendicarsi delle battute e delle ingiurie del giullare di Lorenzo de’ Medici escogitò un piano infallibile



VOLTERRA — Il pittore volterrano Baldassarre Franceschini è rimasto nella memoria storica sia per le sue capacità artistiche sia per il suo ingegno. Sono, infatti, molti gli aneddoti che lo videro protagonista di battute ironiche e di scherzi goliardici. L’episodio più famoso avvenne durante il suo soggiorno presso Lorenzo de’ Medici, nel periodo in cui gli fu commissionata la raffigurazione di ritratti e di storie della famiglia nella villa della Petraia. Fra i numerosi dipinti, presenti nel salone, anche quello del gobbo Trafredi, il buffone del signore di Firenze, immortalato, senza alcuna mediazione e ingentilimento, con quei difetti fisici che rispecchiavano un carattere. Godeva, infatti, nel beffeggiare con cattiveria chiunque si presentasse in visita del suo padrone, schernendo e ridicolizzando tutti con la massima perfidia. Fu così che il Volterrano escogitò uno scherzo per vendicarsi delle umiliazioni a cui sottoponeva le malcapitate vittime.

In questa beffa, vengono utilizzate alcune delle tecniche più famose del comico: la velocità, l’intesa e la difesa trasformata in attacco.

Prima tappa fu l’acquisto a Montelupo di un boccale di ceramica sul quale, dopo aver ritratto il giullare, scrisse il nome e questi versi:

“Se ‘l cavalier dipinto nel boccale

brutto e goffo apparisce, anzi che bello,

non si accusi il pennello

perché la colpa è dell’originale”

Il secondo passaggio fu l’accordo con il complice Castagnola che entrò in azione durante la festa di compleanno del principe. Infatti, al momento della presentazione con il malcapitato, finse un ritorno di memoria, ripetendone in modi diversi il cognome, fino alla folgorazione improvvisa: aveva letto Trafredi e visto la sua immagine, accompagnata da versi di dileggio, sopra un boccale di un’osteria. Per dare credibilità al racconto venne architettata una scena di negromanzia, durante la quale, l’oggetto della persecuzione fu fatto materializzare come se la sua essenza fosse ormai diventata parte integrante dell’universo magico.

Per convincere la vittima, attraverso testimonianze e riferimenti precisi, che il boccale ormai era diffuso ovunque, i sodali di Baldassarre Franceschini si adoperarono per far apparire l’oggetto davanti al Trafredi in ogni ambiente da lui frequentato.

La coazione a ripetere, il prolungamento dello scherzo, la climax delle trovate che, a differenza di quello che avviene a teatro, con la liberazione finale della rivelazione, resta irrisolta, fu una vendetta assoluta. Infatti, la punizione reiterata, dall’intelligenza e dall’improvvisazione, diventò un incubo per il carnefice, Trafredi, che, per una volta nella vita, si trasformò nel beffato.

Viola Luti
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Da Coalizione Civica l'accusa all'amministrazione: "Un'opera su cui si lavora da anni inutilizzata perché non si era pensato alle fognature"
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Alberto Arturo Vergani

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Politica

Attualità

Attualità

Politica