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Attualità lunedì 05 dicembre 2016 ore 14:45

Otto mesi di cene galeotte

Dal 16 dicembre fino all'11 agosto tanti chef di prestigio cucineranno nelle cucine del carcere accompagnati dai detenuti. Il programma



VOLTERRA — Tutto pronto per la nuova edizione delle Cene galeotte, iniziativa unica nel suo genere che da oltre dieci anni fa della Casa di Reclusione di Volterra un luogo di integrazione e solidarietà attraverso cene aperte al pubblico. Le cene sono in programma 

Novità di quest'anno il fatto che gli chef coinvolti, come sempre a titolo gratuito, non solo affiancheranno i detenuti ai fornelli, ma terranno anche lezioni inserite nel calendario didattico dell'Istituto Alberghiero nato nel 2013 proprio all'interno del carcere di Volterra, con classi miste formate dai carcerati e dagli oltre venti ragazzi che ogni giorno varcano le porte della struttura per seguire il percorso formativo. Questo il programma dal 16 dicembre all'11 agosto:

- Venerdì 16 dicembre chef Nicola Schioppo, osteria Cipolla rossa (Firenze)
- venerdì 24 marzo Alessandro liberatore, Villa cora (Firenze)
- venerdì 21 aprile Beatrice segoni, Konnubio (Firenze)
- venerdì 26 maggio Daniele Pescatore (casa di cucina da Pescatore – Firenze) e Romualdo Rizzuti (pizzeria Sud, mercato centrale – Firenze)

- venerdì 30 giugno Entiana Osmenzeza, Gurdulù (Firenze)
- venerdì 11 agosto Daniele Sera, Castello di Casole (Casole d’Elsa)

Un successo crescente quello delle Cene galeotte raccontato dai numeri, con oltre 1.200 partecipanti la scorsa edizione e più di 14mila visitatori dalla prima del 2005. L’evento rinnova anche il suo scopo solidale, con il ricavato (35 euro a persona) devoluto alla fondazione Il cuore si scioglie Onlus e ai progetti che, dal 2000, vengono realizzati in collaborazione con il mondo del volontariato laico e cattolico.

Si rinnova dunque la possibilità di un'esperienza irripetibile per i visitatori, ma anche un momento vissuto con grandissimo coinvolgimento da parte dei detenuti che, grazie al percorso formativo in sala e cucina, acquisiscono via via un vero e proprio bagaglio professionale. In una ventina di casi questa esperienza si è tradotta in vero impiego presso ristoranti locali, secondo l'art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.

Le Cene Galeotte sono possibili grazie all’intervento di Unicoop Firenze, che fornisce le materie prime necessarie alla realizzazione dei piatti e assume i detenuti per i giorni in cui sono nella realizzazione dell’evento. Il progetto è realizzato con la collaborazione del Ministero della Giustizia, la direzione della Casa di Reclusione di Volterra, la supervisione artistica del giornalista e critico enogastronomicoLeonardo Romanelli per la selezione degli chef e il supporto comunicativo di Studio Umami.

Un ruolo fondamentale è inoltre ricoperto dalla Fisar-Delegazione Storica di Volterra (www.fisarvolterra.it), partner del progetto per la selezione delle aziende vinicole, il servizio dei vini ai tavoli e la formazione dei detenuti come sommelier. Grazie alla Fisar dieci detenuti hanno già positivamente svolto il corso base di avvicinamento al vino e seguiranno il percorso formativo per raggiungere la qualifica di sommelier professionali.


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