In Toscana 44 nuove positività nell'ultima settimana, mentre negli ospedali sono soltanto 9 i ricoverati, dei quali nessuno in terapia intensiva
25 Aprile: da Schlein a Calenda, le voci del corteo di Milano
Attualità giovedì 14 luglio 2016 ore 10:00
Il nostro inconscio sul palco del festival
La musica, l’istinto, l’impulso e la paura nello spettacolo di Simone Migliorini. L’anteprima e la prima nazione al Teatro Romano di Volterra
VOLTERRA — Una lunga lirica scritta da una delle figure più interessanti della drammaturgia italiana contemporanea: Alma Daddario.
Più che un monologo un vero e proprio assolo per attore e musica questo testo che rinverdisce e analizza il Mito del dio Pan in un’ottica contemporanea.
Un testo ispirato e delirante che, attraverso la voce del protagonista, ci riporta ad analizzare gli archetipi del nostro istinto, dalla violenza alla paura, dall’eros all’amore, alla musica, alla poesia ma soprattutto dall’oscuro inibito, inesplorato o male espresso che esiste ancora in ognuno di noi.
Pan è il duende, la bestia, il diavolo o l’angelo è un mito forse oggi fin troppo trascurato, minimizzato, se non dimenticato.
Teatro di parola, di poesia allo stato puro, un’autentica sinfonia vocale affidata alla maestria di uno dei maggiori interpreti del teatro italiano contemporaneo che ne cura anche la Regia: Simone Migliorini che con il musicista David Dainelli e la danzatrice Carlotta Bruni calcherà il palco del prestigioso Festival Internazionale da lui stesso diretto.
“Quando ho letto questo testo, che mi ha sottoposto Alma Daddario, - ha commentato Simone Migliorini - ho pianto, per la forte intensità che la Daddario sa mettere nei suoi splendidi lavori. E’ un testo faticosissimo, ha un ritmo serrato, vertiginoso e in quel ritmo devi provare a inserire tutte le tue emozioni, tutte le sfumature di questo personaggio così poliedrico che non rappresenta altro che la nostra ancestralità, il nostro inconscio inconfessato".
"Dentro c’è tutto: il sesso, l’amore, la passione, la paura, la morte, la musica, la poesia, la voce e la danza: la vita. Ho chiesto alla bravissima danzatrice Carlotta Bruni se si sarebbe sentita a suo agio a danzare prevalentemente sul suono della voce, sul significante della parola, come nei riti antichi, come nel teatro greco o etrusco, ho chiesto al mio fraterno amico David Dainelli se si sentiva di suonare estraniandosi dalle note lasciandosi trasportare dall’istinto...è nato uno spettacolo nella sua semplicità di grande forza evocativa con il quale spero, potremo trasmettervi le nostre e le vostre emozioni”
L’anteprima si svolgerà venerdì15 luglio alle 18, mentre la prima nazionale domenica 17 luglio alle 21,30
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI
