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Attualità giovedì 22 novembre 2018 ore 12:14

Terme Guarnacciane, un accordo per valorizzarle

Il mosaico rinvenuto alle terme romane "Guarnacciane" di Volterra

Tra Comune e Dida siglato un protocollo d’intesa per avviare attività di indagine, analisi, rilievi e rappresentazione nel territorio volterrano



VOLTERRA — Un protocollo d’intesa, tra Comune di Volterra e Dida (Dipartimento di Architettura) di Firenze, è stato sottoscritto nei giorni scorsi in occasione dei quattro giorni di seminari e ricerche alle Terme Guarnacciane con lezioni anche relative ai mosaici conservati nella sala 13 del Museo Etrusco, in accordo con la Soprintendenza dei Beni Archeologici e Paesaggistici di Pisa e Livorno. 

"E’ stata un’ottima occasione per rimettere mano al complesso delle Terme di San Felice e far avviare il percorso di bonifica e di valorizzazione del sito stesso - ha commentato l’assessora alla cultura Eleonora Raspi -. Un lavoro eseguito celermente con la piena collaborazione e coordinamento tra ufficio cultura e ufficio manutenzioni del Comune. Ci aspettiamo che questa collaborazione possa continuare nel tempo anche grazie al protocollo siglato".

Il protocollo d’intesa prevede una serie di attività di indagine, analisi, rilievi e rappresentazione avanzata del territorio dello stesso comune nei mesi avvenire. Come si evince dal documento, "il Dida intende sviluppare ulteriormente attività di studio e ricerche che prevedono, sui beni archeologici ed architettonici oggetto della ricerca, analisi per l’acquisizione di conoscenze relative alla forma geometrica ed alla natura materiale dei manufatti indagati, rilievi, restituzioni 2D-3D, multimediali, di data storytelling e di Virtual Heritage, approfondimenti storico-critici, letture e mappature tematiche". 

In particolare, il programma di lavoro riguarderà la costruzione di un quadro unitario di conoscenza e divulgazione dell’assetto originario di permanenze archeologiche del territorio volterrano con particolare riguardo alla ricollocazione virtuale del materiale mobile giacente nel Museo Guarnacci: la ricomposizione della pur imponente mole di dati già disponibili può trovare, infatti, idonea finalizzazione tramite una serie di “ricuciture” da realizzare tramite rilievi morfo-metrici, analisi materiche e restituzione avanzata cross-mediali tali da poter organizzare un organico archivio digitale della Velathri etrusca.


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