Politica

"A Volterra non riapre il Museo Guarnacci"

La lista civica per Volterra: "Manca la visione e la consapevolezza che questo importante Museo è un attrattore turistico importante"

"Il 26 aprile, giorno della ripartenza della cultura è arrivato e, a fronte delle tantissime aperture di siti culturali da parte di comuni, che cercano di far ripartire un settore fermo oramai da tempo, a Volterra non riapre l'importante Museo Guarnacci, uno degli elementi trainanti dell’offerta storico-educativo-culturale della Città."

A dirlo è la lista civica Per Volterra, che mette in fila cosa è accaduto.

"Dopo mesi di stop forzato, a fronte di un’inattività che doveva essere sfruttata per poter dar seguito al finanziamento di 1,6 milioni ottenuto anni per il rifacimento del Museo, Volterra si fa trovare impreparata alle riaperture.

Le dichiarazioni dell’assessore Danti, incentrate sul biglietto unico scontato, piuttosto che sulla mancata riapertura del Museo Guarnacci, servono solo a distogliere l'attenzione dal fatto che manca la visione e la consapevolezza che questo importante Museo è un attrattore turistico importante.

Cercare di presentare al meglio bigliettazioni che escludono lo storico Museo Guarnacci dall’offerta museale della Città, certamente non attenua la responsabilità di una mancanza di programmazione da parte di un assessore che ha del tutto sbagliato i tempi di realizzazione dei lavori e che non ha saputo ripartire subito ed al meglio."

"È indubbio - continua la lista per Volterra - che questa mancanza abbia ricadute negative sia sull'offerta culturale che su quella economica, sia diretta che indiretta. Le conseguenze si ripercuoteranno infatti sulle casse comunali, che avranno sicuramente un introito minore, ma anche sulle attività commerciali, già stremate da un periodo di chiusura delle strutture museali che richiamano turisti.

Danti può tentare di giustificare questo disastroso ritardo, ma resta il fatto che una Città come Volterra, e le sue attività ricettive e turistiche, non possono e non devono permettersi di non sfruttare a pieno le aperture che questo periodo di limitazioni pandemiche offre."