Attualità

​A Volterra un museo dell’alabastro

L’idea è nata da una riflessione fatta in giunta. Il sindaco Buselli: Stiamo pensando a un percorso museale nuovo, aperto e dinamico”

A tutela della tradizione, Volterra merita un museo dedicato all’alabastro. E’ questa l’idea maturata dalla giunta della città etrusca che sogna un nuovo percorso museale.

“Non un museo statico ed autoreferenziale che non servirebbe a nessuno – ha spiegato il sindaco Marco Buselli -, ma l'espressione di ciò che realmente è l'alabastro per Volterra. Di fatto, assieme agli Etruschi, che tra l'altro con maestria lo lavoravano, il proprio dna”.

Il primo cittadino spiega come l’idea di dotare la città di un Museo dell’Alabastro sia frutto “di una riflessione che abbiamo fatto in giunta, tenendo conto anche che da anni giacciono in un angolo di Torre Toscano i pezzi della Collezione Bruchi, a suo tempo in parte salvati. Allo stesso tempo abbiamo la donazione Giglioli, che consta di pezzi davvero importanti, ma che, anch'essa per motivi di spazio, non possiamo esporre. L'Ecomuseo, su cui stiamo lavorando per riprendere il filo logico che lo ricollega a Castellina e Santa Luce, non è però rappresentativo della magnificenza e dei livelli di lavorazione raggiunti con l'alabastro a Volterra. Per cui, senza voler smantellare o mortificare l'attuale e valido percorso cronologico dell'Ecomuseo, che orienta il visitatore a capire i rapporti di territorio ed un cenno di ciò che ogni epoca ha espresso, stiamo pensando a soluzioni praticabili per la realizzazione di un percorso museale nuovo, aperto e dinamico, che abbia l'ambizione di far affacciare le persone al magico mondo dell'Alabastro. Facendo loro venir voglia di continuare il percorso, perché il vero percorso deve essere quello delle botteghe artigiane, quelle che resistono, quelle che ancora riescono a tramandare le tradizioni e quelle che riescono ad essere capaci allo stesso tempo di innovare e stupire. Se la Fondazione, come ha annunciato, porterà avanti, e ne siamo molto felici, un contenitore espositivo che potrà spaziare, con un filo logico, dall'Ottocento al Novecento volterrano fino all'arte contemporanea, la chiusura del cerchio, per quanto riguarda l'offerta museale che abbiamo, potrebbe concretizzarsi con un Museo dell'Alabastro, il cui vero protagonista sia, cosa che oggi si fatica a percepire, l'Alabastro stesso. Siamo lavorando su più ipotesi per capire su quali spazi il Comune possa puntare, assieme alle realtà del territorio”.