Attualità

Capossela, un "booster" culturale per Volterra

L'artista ha dato il via all'anno di Volterra prima Città toscana della cultura, una ricetta per valorizzare il territorio in uscita dalla pandemia

Vinicio Capossela in carcere

È con il concerto di Vinicio Capossela con la Compagnia della Fortezza che ha preso il via, il 2 Aprile, l’anno di Volterra prima Città toscana della cultura, sotto il segno della “Rigenerazione umana”, tema scelto per lo sviluppo del percorso progettuale che oggi si esprime nel programma di Volterra22.

Il primo appuntamento è di quelli al di fuori dell’ordinario: non solo un concerto ma un vero incontro artistico e culturale tra due realtà che hanno scelto di mettere al centro del loro percorso di ricerca l’essere umano. Questa condivisione di esperienze si è materializzata al Teatro Persi Flacco quando sul palco Capossela, accompagnato da Armando Punzo e dagli attori della Compagnia della Fortezza, ha realizzato Voglio sognare un uomo, concerto event specific realizzato ad hoc per Volterra22.

Poco prima, Capossela e la Compagnia della Fortezza si erano incontrati nel carcere di Volterra, per dare l'avvio a Volterra22. Proprio poche settimane fa è stato avviato il bando di gara per lo studio progettuale del Teatro stabile che sarà realizzato all’interno del Carcere ma aperto anche al pubblico esterno, un luogo unico al mondo e simbolo della rigenerazione umana attraverso la cultura.

Al concerto ha partecipato anche Giovanni Truppi, con cui Capossela si era esibito in duetto al Festival di Sanremo in Nella mia ora di libertà, un famoso brano di Fabrizio De Andrè che tocca, tra gli altri, il tema del carcere.