Politica

Giari accetta la candidatura a sindaco

Alessandro Giari accetta la candidatura come sindaco di Castellina Marittima per le elezioni comunali 2021. Ha già ricoperto questo ruolo in passato

"A seguito dell’iniziativa promossa dal movimento “Idee in Comune”, creatosi a Castellina successivamente alla crisi e allo scioglimento del Consiglio Comunale, per chiedere ai cittadini di tutto il territorio di esprimere una richiesta di candidatura a Sindaco del sottoscritto, per le prossime elezioni di ottobre, sciolgo positivamente la riserva che avevo posto."

Lo scrive Alessandro Giari, già in passato, primo cittadino del piccolo borgo.

"Tale scelta nasce, non tanto dall’ambizione personale a ricoprire, a distanza di 36 anni dalla mia elezione a Sindaco nel 1985, nuovamente tale funzione, ma invece dalla netta sensazione, fortemente stimolata dalla volontà, dalla passione e dalla dedizione che questo nutrito gruppo di persone del nostro Comune ha messo in campo, che io possa essere utile per superare nettamente e definitivamente un clima e una fase di vita della comunità sostanzialmente negativa."

Un clima certamente anche condizionato dall’Istituzione locale più importante che è il Comune, che progressivamente ha visto la Comunità perdere attaccamento, fiducia e partecipazione alla vita pubblica e alle iniziative collettive.

È venuto sempre meno in questi anni, al di là delle azioni del Governo locale sulle “cose da fare”, più o meno criticabili, un elemento fondamentale per la vita di piccole comunità come sono quelle di Castellina e delle Badie, e cioè il senso di appartenenza alla Comunità e con questo la disponibilità a spendersi per cio che appartiene a tutti.

Questo era, e mi auguro che sia nuovamente, e lavorerò con determinazione perché ciò accada, il bene più prezioso del nostro essere “paesi”, Comunità, persone che hanno qualcosa di importante da condividere. Il piacere e la soddisfazione, ciascuno come può, per migliorare l’ambiente e la condizione in cui noi tutti viviamo. Se perdiamo questo, neghiamo in modo drammatico il valore della nostra piccola ed anche problematica dimensione, i cui limiti possono essere ampiamente compensati solo da questo senso dello stare insieme."