Politica

Sul medico a bordo scatta la polemica

La possibile stretta sulle ambulanze medicalizzate preoccupa soprattutto sindaci e associazioni della Valdicecina, dove il servizio potrebbe saltare

La riorganizzazione in ambito sanitario per i servizi del 118, che coinvolgerebbe le ambulanze medicalizzate diminuendone il numero anche in Valdicecina, fa discutere.

"Sia il sindaco di Castelnuovo di Val di Cecina che quello di Pomarance hanno recentemente espresso il loro disappunto riguardo a una scelta scellerata da parte della Regione - ha commentato la capogruppo leghista in Consiglio regionale, Elena Meini - questa intenderebbe ridurre drasticamente la presenza del medico a bordo".

"Una decisione che avversiamo: per questo, abbiamo redatto una specifica interrogazione in cui chiediamo quali misure s’intendano adottare, qualora l’Azienda sanitaria Toscana nord ovest prevedesse di ridimensionare o addirittura eliminare il supporto del medico nelle ambulanze - ha concluso - la macchina sanitaria deve essere potenziata e non sottoposta a continui tagli".

Anche le Pubbliche assistenze dell'Alta Valdicecina, relativamente a questa ipotesi, si sono espresse in maniera fortemente contraria. "Si tratta di un'area particolarmente vasta e disagiata, con prevalenza di anziani, con numerosi piccoli centri e infrastrutture stradali carenti - hanno scritto dal coordinamento pisano di Anpas - siamo a sfavore della proposta di sostituzione del medico con un infermiere alla postazione 118 di Castelnuovo".

"In accordo anche con Misericordie e Croce rossa italiana, invitiamo i sindaci a prendere posizione, anche con ordini del giorno dei propri Consigli comunali - hanno concluso - al fine di ridare la sicurezza di un servizio a persone particolarmente fragili, che la Regione, in passato, si è distinta a livello nazionale nell’assicurarne la copertura".