Lavoro

"Internalizzare tutti i lavoratori Sandri"

E' la richiesta dell'Unione sindacale di base che contesta all'azienda le modalità di appalto che riguardano 150 lavoratori

Nella giornata di venerdì si è svolto l’incontro tra i rappresentanti dell’organizzazione Usb e la dirigenza del Salumificio Sandri di Montescudaio. Alla base di questo incontro la richiesta del sindacato di procedere all’immediata internalizzazione di tutti i lavoratori in appalto e l’applicazione del giusto contratto nazionale con stipendi dignitosi.

"Al momento i circa 150 operatori sono assunti con il contratto multiservizi, firmato da Cgil, Cisl e Uil, che prevede paghe da pochi euro l’ora. Contratto che, a nostro avviso, non potrebbe essere utilizzato in uno stabilimento di tipo industriale, meno che mai sulle linee di produzione. - hanno spiegato dall'Unione sindacale di base - Questi lavoratori da anni subiscono continui cambi di appalto perdendo anzianità e diritti e dovendo addirittura pagare, come successo con la Cft di Firenze 10mila euro cadauno di quote sociali. Soldi che a tutt’oggi vengono chiesti ai lavoratori.
Ma l’aspetto su cui ci siamo concentrati è la forma societaria della azienda. Da visura camerale risulta ancora essere 'impresa artigiana (sezione speciale)' pur vantando 180 addetti sul loro sito. Nell’incontro - hanno proseguito - la dirigenza ha scelto di rivendicare questa organizzazione del lavoro come unica possibile. Per questo motivo, forti di una solida rappresentanza tra i lavoratori, abbiamo deciso di avviare fin da subito un percorso di lotta per smascherare una volta per tutte questo sistema e ottenere giuste condizioni di lavoro. Abbiamo inviato segnalazioni dettagliate agli organi competenti, a partire dall’ispettorato del lavoro. Non escludiamo iniziative di sciopero a partire della prossima settimana qualora l’azienda non dovesse decidere di tornare sui suoi passi".