Attualità

Damone difende la Casa della Salute

Il direttore generale della Usl 5: con i medici di famiglia "affronteremo e risolveremo le criticità logistico-organizzative che ancora ci sono"

"Le Case della Salute sono parte integrante del riordino del servizio sanitario regionale che vede al centro le cure primarie in un’ottica di integrazione con il livello specialistico e con le attività che si svolgono all’interno del distretto socio-sanitario”. Lo dichiara, in una nota, Rocco Damone, direttore generale dell’Azienda Usl 5 di Pisa, precisando che "non vi è alcuna propaganda elettorale nella scelta dell’istituzione delle Case della Salute".

“La casa della salute di Volterra - sottolinea Damone - ha completato l’offerta territoriale in Alta Val di Cecina, poiché si aggiunge alla casa della salute già esistente nei Comuni di Pomarance e Castelnuovo”. Il direttore poi spiega poi che con i medici di famiglia "affronteremo e risolveremo le criticità logistico-organizzative che ancora ci sono".

Il progetto nasce, infatti, in accordo con i medici di medicina generale che sono il fulcro del sistema per la presa in carico dei pazienti cronici.

“Questa organizzazione - illustra Damone a proposito della Case della Salute - va a vantaggio della popolazione che può avvalersi di orari e servizi molto accessibili grazie ad una condizione ideale che vede l’integrazione dei medici di medicina generale anche con gli specialisti ospedalieri, al fine di una presa in carico congiunta dei pazienti sia ambulatoriale che di degenza, condizione che costituisce il golden standard di ogni sistema sanitario avanzato". Il direttore ringrazia "tutti i medici di famiglia dell’Alta Val di Cecina per il grande impegno profuso ed in particolare Paolo Fidanzi e Pietro Rivieri, come coordinatore dell’AFT Val di Cecina (aggregazione funzionale territoriale)".