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Dialisi: il nefrologo del reparto tornerà nel 2016

Difficile trovare un sostituto per pochi mesi, intanto organizzazione provvisoria. Problemi anche a Medicina e reparti senza aria condizionata

Immagine di repertorio

Rassicurazioni sul servizio dialisi dell'ospedale di Volterra, ma anche le difficoltà di reperire una figura specializzata dopo che si è trovata una soluzione temporanea a causa delle dimissioni di un nefrologo. E i problemi all'ospedale sembrano essere vari.

Ad intervenire, dopo la Asl è anche il sindaco di Volterra Marco Buselli: in merito alla riorganizzazione del servizio dialisi "si tratta solo di una situazione temporanea e ho ricevuto, in tal senso, rassicurazioni dal direttore sanitario del presidio Nardi".

"Sembra non sia facile trovare un nefrologo per quei pochi mesi che ci separano dal ritorno in reparto di un medico – precisa il primo cittadino - Anche le scuole di specializzazione creano un numero limitato di queste figure". 

E aggiunge: "il rientro del nefrologo del reparto ci sarà a gennaio e fino ad allora, se non viene reperito un nefrologo a tempo determinato, si dovrà tamponare con un assetto provvisorio"

Quindi, spiega ancora il sindaco, "alcuni servizi subiranno quindi una riduzione temporanea, che non toccherà però, secondo la Direzione, gli aspetti assolutamente indispensabili"

"E' chiaro che si deve comunque lavorare da subito per risolvere anche questa fase emergenziale, che non può protrarsi - prosegue Buselli - ho parlato in questo senso anche con il dottor Grazzi e con il responsabile di Medicina Andreini".

Il sindaco aggiunge che il reparto di Medicina " è un'altra realtà in affanno per le carenze di personale".  E servono anche "impianti di condizionamento dell'aria laddove mancano; finora il locale ufficio tecnico dell'Asl ha fatto il possibile, ma è chiaro che non può bastare"

Con questo caldo, dunque, alcuni reparti del nosocomio sono senza aria condizionata e il motivo sembra essere la scarsità di fondi a disposizione.

"Se le risorse scarseggiano, si contribuisca anche da parte delle posizioni dirigenziali con i fondi dei premi e degli incentivi ricevuti - conclude Buselli - Sarebbe sicuramente, anche se poco più che simbolico, un bel segnale".