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Le difficoltà del turismo in città come Volterra

In questo periodo in cui il coronavirus è ancora ben presente i viaggiatori scelgono il mare o la montagna, spostamenti brevi e vicini

L'indagine del Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti per il fine settimana del 18 e 19 luglio segnala la crisi del settore turistico, in particolar modo per le città d'arte.

Quel che emerge infatti è che nel fine settimana le mete preferite sono mare e montagna, non le città d’arte, come Volterra.

Secondo le stime di Assoturismo, nel trimestre estivo 2020 giugno-luglio-agosto nelle sole Roma, Venezia, Firenze, Milano e Napoli si registreranno circa 8,5 milioni di presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. E il trend è lo stesso anche nelle tante città d'arte della Toscana, di medie o piccole dimensioni.

Nello studio si evidenzia una tendenza a spostamenti brevi, di 2 o 3 notti, in località prevalentemente marine o montane, possibilmente vicine. 

Anche per il prossimo fine settimana le destinazioni balneari sono le più gettonate, con un tasso di occupazione del 70 per cento della disponibilità, mentre l’occupazione nelle strutture delle località di montagna si attesta sul 68 per cento e al lago il tasso medio è del 66 per cento. 

Le località termali e collinari registrano percentuali di occupazione del 49 per cento ancora più basse delle città d’arte.

“Il combinato disposto di assenza dei turisti e dello smartworking sta svuotando le città d’arte e letteralmente uccidendo i centri storici, che stanno diventando zone rosse dell’economia" ha detto il presidente di Assoturismo Vittorio Messina.