Attualità

Dona il terreno per l'agricoltura sociale

Grazie a Gabriele Stefanucci, imprenditore oggi in pensione, si creano opportunità di lavoro per i giovani svantaggiati del territorio con un progetto ad hoc

La presentazione del progetto a Pomarance

Una azienda agricola ha regalato un ettaro di terreno per attivare un progetto di agricoltura sociale in Val di Cecina.  Non ci ha pensato due volte Gabriele Stefanucci, imprenditore cerealicolo di Volterra, oggi in pensione, ad affidare al progetto di agricoltura sociale promosso dalla Società della Salute un “pezzo” dei suoi terreni agricoli per consentire all’Asl 5 di Volterra e all’associazione Mondo Nuovo di far nascere una nuova e particolare esperienza di lavoro collettivo che ha già iniziato a dare i suoi primi frutti.
I prodotti , come carciofi, cipolle e cavoli, raccolti dai 15 protagonisti del progetto, compresi tra un’età di 20 e 40 anni, sono già in vendita all’Emporio del Gusto di Volterra. 

Coldiretti Pisa spiega in una nota che "l’inserimento in attività rurali di persone con disabilità o soggetti con svantaggio esalta la versatilità e la capacità multifunzionale delle imprese agricole sempre più centrali nell’architettura sociale della comunità".
“Un pezzo importante del futuro delle imprese agricole – spiega nel comunicato Fabrizio Filippi, presidente provinciale di Coldiretti Pisa- ruota attorno al principio della multifunzionalità che sul territorio, per ragioni collegate alla personale sensibilità degli imprenditori e agli ottimi progetti attivati da Provincia e da Regione Toscana, ha trovato una grande vocazione sociale; oggi un’azienda agricola non produce solo ortaggi e cibo, quel modello di azienda appartiene al passato; ma anche servizi”.

“I ragazzi lavorano e sono felici – racconta Ivano Fulceri dell’Ufficio Salute Mentale dell’Asl 5 di Volterra – il progetto, proprio grazie alla sua semplicità, li fa sentire utili ed importanti favorendo allo stesso tempo il contatto con il consumatore-finale". "Non solo raccolgono - aggiunge Fulceri - spesso capita che siano anche interlocutori della vendita. In questo modo il loro inserimento è spontaneo e più facile".

La concessione del terreno rappresenta un primo passo anche per l’azienda di Stefanucci. “Quei terreni, che io non riuscivo più a seguire con costanza – racconta l'imprenditore – ora sono tornati importanti; hanno una funzione che va ben oltre lo scopo alimentare e la semplice produzione di orticoli". "E’ bello - aggiunge - vedere quei ragazzi impegnarsi e lavorare duramente”.