Attualità

Dov'è la geotermia? Te lo dice il satellite

La prima mappa completa delle sorgenti geotermiche potenzialmente sfruttabili è stata realizzata grazie agli studi compiuti dal satellite Goce

Il calore della terra si vede dallo spazio: arriva dal satellite la mappatura, mai realizzata prima, delle zone calde del pianeta. L'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) e l'Agenzia spaziale europea (ESA) hanno pubblicato un nuovo strumento per identificare le aree con un potenziale di energia geotermica in tutto il mondo. Sono già disponibili on line una serie di mappe ottenute dalle misurazioni della gravità terrestre, effettuate grazie a Goce, il satellite dell'Agenzia spaziale lanciato nel 2009 e la cui missione è terminata nel 2013.
Ma nonostante si sia disintegrato nell'atmosfera un anno e mezzo fa, il Goce continua a rivelare scoperte scientifiche importanti. Le mappe realizzate grazie ai dati del satellite, infatti, mostrano alcune caratteristiche che aiutano nella ricerca di campi geotermici sia nella crosta sottile della terra sia più in profondità.
Uno strumento, dunque, che facilita l'identificazione e la valutazione delle risorse geotermiche localmente disponibili, riducendo rischi e costi, soprattutto per quei territori dove la geotermia non esiste ancora. Le mappe si basano su due tipi di analisi gravitazionali, che indirettamente consentono di conoscere una la struttura geologica della zona, l’altra le differenze di spessore della crosta terrestre. Combinando le due informazioni è possibile realizzare analizzare il territorio ed avere indicazioni sulla presenza nel sottosuolo di serbatoi geotermici.
Ovviamente indagini e perforazioni sul campo restano necessarie per verificare se la risorsa c'è, ma con questi nuovi strumenti per gli addetti ai lavori si riducono i rischi di insuccesso. Vedere per credere.