Attualità

Dramma passionale a Volterra

Nel 1945, un amore maledetto sconvolge l’esistenza di due famiglie del colle e si conclude con il suicidio dell’adultera

Il teatro spesso si ispira alla vita e, altre volte, la realtà sembra trarre spunto dalla finzione scenica. È questo il caso della tragica vicenda che si consumò a Volterra alla fine della guerra.

Atto primo. Una giovane infermiera si innamora di un ragazzo che la abbandona poco prima delle nozze, e che poi si trasferisce all'estero. I due, con il passare del tempo, si sposeranno poi con altre persone.

Atto secondo. Lui e lei si ritrovano quando il ragazzo rientra con la moglie dall'estero. Volterra sarà nuovamente galeotta. Presto, infatti, tra i due si riaccende la passione e ha così inizio la relazione adulterina. La consorte straniera rientra nel suo paese di origine, mentre il marito della donna torna in città. Scoperta in modo inequivocabile la tresca, decide di chiedere la separazione ufficiale.

Atto terzo. La moglie, non riuscendo a sopportare l’isolamento morale e il severo giudizio della comunità di allora, pensando di non poter costruirsi una nuova vita, come un’eroina della letteratura d’appendice, decide di uccidersi.

La drammatica storia, come un’opera romantica, vide calarsi il sipario sulla disperazione dei tre protagonisti.