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E se Voltaire derivasse da Volterra?

Il filosofo francese potrebbe aver scelto il suo pseudonimo in onore della città etrusca. La tesi di uno studioso volterrano in un libro

François-Marie Arouet, meglio conosciuto come Voltaire, potrebbe essere stato ispirato da Volterra per la scelta del suo pseudonimo. Non soltanto una questione di somiglianza fonetica, quindi, ma una vera e propria correlazione. A sposare questa tesi è Simone Domenico Migliorini che, nel suo saggio Voltaire e Volterra, analizza e approfondisce le varie ipotesi.

La prima è quella dello scrittore settecentesco Francois Antoine Chevriern che, in un suo scritto dal titolo Les Amusement des dames de Bruxelles, citando Volterra, sostiene che il filosofo illuminista, dopo una visita nella città etrusca, colpito dalla gentilezza degli abitanti, decise di adottare Voltaire come nom de plume.

Sempre a favore di un legame tra questi nomi si esprimono, anche se con motivazioni diverse, due studiosi americani, rispettivamente nel 1929 e nel 1937. Ira Owen Wade sostiene che Voltaire avrebbe scelto lo pseudonimo in onore della città che aveva dato i natali allo scrittore latino Aulo Persio Flacco, di cui conosceva e apprezzava le opere.

Lawrence M Levin, invece, sostiene che ”potrebbe essere possibile, che per Arouet, il nome Volterra, abbia evocato una forte suggestione rispetto ad altri nomi di antiche città”. Infatti, anche se Volterra non è mai citata espressamente nell’opera di Flacco, l’autore del Candide conosceva il ruolo dell’antica Velathri all’interno della civiltà etrusca.