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“Fammi mettere.. a ceccia”

Ha preso spunto dai suoni del linguaggio infantile, l’espressione è entrata a far parte del vocabolario gergale dei volterrani

Agognare una sedia per poter riposare le stanche membra è un desiderio condiviso e molto frequente. Comune il bisogno, ma diverso il modo per esprimerlo. In alcune zone della Toscana, tra cui anche Volterra, viene spesso espresso con le parole “mettersi a ceccia”. Il termine attinge al linguaggio infantile, vero e proprio laboratorio di riadattamenti lessicali di quei suoni complessi da pronunciare per un bambino. Il lemma, per la sua valenza fonetica e allitterativa, è entrato, così, a far parte del vocabolario gergale degli adulti che lo utilizzano in contesti comico-familiari.