Attualità

Una polemica sull'eccidio

Infuria il dibattito sull'assenza del Comune alla commemorazione della strage. L’Amministrazione: "Un contrattempo improvviso"

Un momento della cerimonia

La cerimonia per omaggiare le vittime dell'eccidio nazista ha suscitato una polemica a causa dell'assenza di rappresentanti istituzionali locali. Ad accusare l'Amministrazione sono stati prima Rifondazione comunista e poi anche l'Anpi, nella persona di Francesco Giuntini.

Il neo presidente ha ricordato che tra le 63 vittime (11 partigiani e 53 civili) uccise il 29 giugno 1944, c'era anche il partigiano Mario Tarchi.

La locale sezione dell'Anpi porta il suo nome. L'assenza degli amministratori non è dunque andata giù. Il Comune oggi ha diffuso un comunicato nel quale spiega di essere "Da sempre impegnato a promuovere la memoria storica locale, per non dimenticare quanti hanno lottato, combattuto e sacrificato la propria vita per fare dell’Italia una nazione libera e democratica".

L'assenza sarebbe quindi un fatto accidentale e non una presa di posizione politica o una mancanza di riguardo: "Come negli anni passati un amministratore avrebbe dovuto essere presente - scrivono dal Comune - ma all’ultimo momento per motivi personali non ha potuto partecipare e purtroppo non ci sono stati i tempi necessari a poterlo sostituire".