Spettacoli

I detenuti attori in scena fuori dal carcere

Al Teatro Verdi appuntamento con 'Santo Genet': la Compagnia della Fortezza di Volterra presenta lo spettacolo

"Genet non uccide, si uccide, si sacrifica. Sacrifica il suo essere. I suoi eroi vengono svuotati della loro realtà. Ogni omicidio diventa un suicidio, un morire a se stessi su un piano estetico. Il teatro è la macchina del delitto".
Per due settimane la città di Pisa ha omaggiato il progetto teatrale tutto volterrano di Armando Punzo con una serie di iniziative molto partecipate. E' cresciuta l'attesa, per la piece dei detenuti attori che porteranno in scena 'Santo Genet' al teatro Verdi sabato 8 novembre alle 21 e domenica 9 alle 17.

Lo spettacolo, presentato a luglio nel palcoscenico carcere al Festival VolterraTeatro e poi a Milano, è un attraversamento dell’opera di Genet, l’autore francese che con le sue parole ha saputo più di chiunque altro strappare la bellezza al dolore, “creare buchi nella realtà”, trasfigurarla, immaginare collane di fiori lì dove c’erano catene, bellezza dove c’era orrore. Partendo da una riflessione sulle logiche di inattualità che abitano la stanza-carcere in cui da ventisei anni opera la Compagnia, Genet offre la possibilità di raccontare del carcere come teatro, ovvero come luogo inattuale, appunto, in cui si vive un tempo fuori dal tempo ordinario, in cui avvengono cose straordinarie che nella vita reale non possono accadere.

I biglietti per gli spettacoli possono essere acquistati al botteghino del Teatro Verdi in via Palestro 40 dal oggi e domani dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19 e inoltre da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo sia domani che domenica. E' disponibile anche la biglietteria telefonica contattando il numero del Teatro Verdi: 050.941188.