Attualità

I volterrani e la contestazione al giornalista

Nel 1969, una protesta, organizzata in città dall’estrema sinistra, impedì a Enrico Mattei, direttore di un quotidiano, di fare la sua conferenza

Negli anni della contestazione alcuni giornali si distinguevano per la forte polemica nei confronti dei movimenti che esprimevano una volontà di cambiamento nelle università e nel paese. In modo particolare, Enrico Mattei, direttore de La Nazione, promuoveva, attraverso le colonne del suo giornale, una campagna denigratoria nei confronti dei militanti dei nuovi movimenti che si erano formati in Italia e in Europa. Contro di loro il quotidiano fiorentino invocava la repressione e auspicava l’intervento forte dello Stato. Invitato a parlare a Volterra, il giornalista fu accolto da un gruppo di dissenzienti legati all’estrema sinistra volterrana e al Potere Operaio pisano. Lanci di polvere di alabastro e di “prodotti ortofrutticoli” provocarono l’intervento delle forze dell’ordine, a cui seguirono denunce contro i contestatori più vivaci. L’episodio, che suscitò scalpore e sorpresa tra gli abitanti, dette vita a dibattiti e a veementi confronti critici che rimasero memorabili nella storia città.