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Il cavaliere fantasma delle Balze

Secondo la leggenda sotto la Badia Camaldolese si aggirerebbe l’anima di Neri Maltragi, nobile volterrano che uccise il marito della sua amante

Fenomeni paranormali, presenze spettrali ed esperienze extra-dimensionali sono solo alcuni degli argomenti su cui si fondano molte delle leggende che, nel corso dei secoli, vengono tramandate a Volterra. Ricercando, infatti, nelle tradizioni orali (quelle che si sono perpetuate durante le veglie contadine) e in quelle scritte, spesso compaiono situazioni che rimandano alle cacce infernali descritte da Dante, nel XIII canto dell’Inferno, e da Boccaccio in Nastagio degli Onesti: inseguimenti feroci, perpetuazioni dell’efferatezza e dannazioni eterne.

Tra queste narrazioni fantastiche si colloca anche la leggenda su Neri Maltragi secondo la quale, il fantasma del nobile volterrano, a distanza di secoli dalla sua morte, si aggirerebbe, in sella al suo cavallo, nei dirupi delle Balze di Volterra. Dovrebbe, infatti, espiare sia l’uccisione del marito della sua amante sia il proprio suicidio, perpetrato gettandosi con il destriero nella voragine che si apre al lato della Badia camaldolese. Ci riuscì dopo sette tentativi. I loro corpi non furono mai ritrovati e questo dettaglio alimentò le fantasie popolari. Velocemente, tra gli abitanti, si diffuse la notizia della presenza dello spirito che, non avendo trovato sepoltura, si aggirava, irrequieto e tormentato, tra i calanchi volterrani. Sembra che, ancora oggi, quest’anima dannata continui a manifestarsi, specialmente durante la notte, nelle campagne circostanti la città.