Attualità

Il mistero della finestra murata

Una storia d'amore omosessuale negli anni trenta. Un dettaglio al centro di un intrigo noir nel cuore della città etrusca

La finestra come appare oggi

In un periodo in cui le unioni civili sono al centro delle cronache, con numerosi sindaci, anche in Valdicecina, che si oppongono o cercano di ostacolare questo diritto Il mistero della finestra murata racconta proprio di una vicenda di amore omosessuale negli anni trenta del secolo scorso. Una vicenda, vera o falsa che sia, dall'epilogo drammatico. 

Come ogni storia noir che si rispetti, anche la vicenda volterrana di piazzetta San Cristoforo contiene tutti gli aspetti di questo genere letterario: un grande amore, l’isolamento morale dei protagonisti colpevoli di aver sfidato la morale comune, il pettegolezzo, il tradimento, la calunnia, una morte e una monacazione riparatoria.

Negli anni ‘30 del Novecento, in un appartamento le cui finestre si affacciano sul bivio tra via Franceschini e via Ricciarelli, abitavano due ragazze che, secondo le voci popolari, avevano una relazione sentimentale. La loro storia finì in tragedia: quando una decise di sposarsi, l’altra per disperazione si uccise gettandosi da una finestra. Travolta dai sensi di colpa, l’ex compagna ruppe il fidanzamento per ritirarsi in un convento, come spesso avveniva nei romanzi d’appendice.

Dopo qualche tempo fu deciso di chiudere per sempre, murandola, la finestra da cui la giovane sventurata aveva deciso di gettarsi.

Di questa vicenda, che si tramanda per tradizione orale, ne ha parlato Giorgio Ghelardini in un suo romanzo di ambientazione volterrana Preferisco le albicocche.