Politica

Innocenzi ricorda "il sacco di Volterra"

Marzio Innocenzi (Per Volterra) chiarisce la posizione della Lega sulla sanità volterrana e lancia accuse ai sostenitori del centrosinistra e non solo

Marzio Innocenzi

"Ben vengano tutte le progettualità costruttive, le aperture di nuove opportunità di degenza, di operatività, di presenza professionale, di finanziamento e di ampliamento - scrive Marzio Innocenzi, esponente della Lega Salvini premier ed in consiglio comunale con la lista civica Per Volterra -. Sosteniamo senza se e senza ma queste cose, ultimo di tanti l’intervento in consiglio regionale della Consigliera Meini, ma ricordiamo bene: la maggioranza dei volterrani, già ben edotta e a conoscenza dei rischi di depotenziamento dell’offerta sanitaria ha recentemente votato chi ha sostenuto e coadiuvato la precedente gestione politica regionale, che a Volterra non ha voluto molto bene".

A tal proposito, Innocenzi rievoca alla mente il Sacco di Volterra: "Già secoli addietro i fiorentini fecero il sacco di Volterra con le armi, negli ultimi decenni lo hanno fatto con i mezzi della politica e della gestione economica".

"Cospargersi il capo di cenere non ha molto senso - osserva Innocenzi -, non si può motivare una scelta come questa con un semplice credo politico: qui siamo nel concreto, nel reale, nella cruda verità. Chi non aveva gli occhi foderati aveva capito e messo in guardia. Quanti di coloro che oggi strillano, scrivono, chiedono visibilità mediatica sotto varie sigle e gruppi (ben individuabili sui giornali e sui social) hanno votato contro questo rischio? Solo quattro su dieci volterrani erano contrari e forse non sono tra coloro che strillano perché avevano ben compreso fin dall’inizio. Gli altri sei perché non vanno a presentare il conto a chi può pagarlo, anzi deve pagarlo mantenendo ciò che aveva promesso, invece di fare piazzate, giornalate, post e contro-post? Eppure queste scelte ricadono su chi le ha volute e anche su chi non le ha volute, su chi le ha decisamente sostenute e chi le ha sostenute sperando di variazioni in corso d’opera. La Lega non è tra questi, la posizione è netta, ben espressa più volte da esponenti locali, regionali ed europei ma le battaglie per un posto in più o in meno non serviranno a molto se non si sgretola la ferrea regola dell’appartenenza politica a prescindere".