Attualità

La Compagnia insegna in Europa ma non può esibirsi

Carte Blanche è capofila e partner di grandi progetti europei e porta la sua esperienza di teatro in carcere, ma gli spettacoli restano in Italia

Nei giorni scorsi, Armando Punzo, direttore artistico della Compagnia della Fortezza è stato a Berlino per il progetto, THE PRISON: FROM PENAL INSTITUTE TO CULTURAL PLACE, coordinato da Carte Blanche, e con la partnership di Fondazione Michelucci (Italy), aufbruch Kunst Gefaengnis Stadt (Germany), Centre du Théâtre de l'Opprimé (France) e London Shakespeare Workout (UK). Il progetto ha come obiettivo l'individuazione di Buone Pratiche, a partire dalla condivisione di informazioni, competenze e conoscenze, per la definizione di un modello di lavoro teatrale in carcere, trasferibile ad altri contesti.

Sempre nell'ambito dei progetti europei della realtà teatrale volterrana, Punzo è reduce, da pochi mesi, da un altro importante viaggio a Madeira, in Portogallo. Carte Blanche è infatti partner, dal 2014, di un altro progetto europeo, Festivals. Pas de deux européen économique et culturel, istituito con l' obiettivo di creare una rete tra strutture operanti nella gestione organizzativa, artistica e promozionale di festival internazionali, al fine di stilare un manuale di buone pratiche e determinare un modello di cooperazione e comunicazione tra tutti i partners che possa essere esportabile ad altre realtà e che possa fungere da moltiplicatore a livello promozionale.

Da oltre dieci anni  l'associazione Carte Blanche è capofila e partner di grandi progetti europei, puntando con forza sulla progettazione europea e sui rapporti di partenariato internazionale, coltivando l'irripetibilità dell'esperienza artistica della Compagnia della Fortezza come del Festival VolterraTeatro. Carte Blanche da anni vola in Europa, dialogando con l'avanguardia artistica internazionale, studiando, e facendo scuola alle grandi strutture produttive europee; contribuendo, così, in maniera decisiva, e proprio in forza della sua eccezionalità, alla definizione di un modello organizzativo condiviso e trasferibile, facendosi insomma portavoce e traino della necessità di mettere a punto un piano di buone pratiche.

Volterra in Europa e l'Europa a Volterra, dunque. Ma le stesse pluripremiate produzioni della Compagnia non possono andare in tournée in quella Europa in cui fanno scuola, dal punto di vista artistico, produttivo e manageriale. Questa è, per la Compagnia, senza alcun dubbio, la sfida da raccogliere con maggiore forza nei prossimi anni.