Attualità

La tragedia del 1966 a Volterra

Cinquanta anni fa, le forti piogge provocarono un incidente allo stadio di Vallebona : un morto e moltissimi feriti

Il 1966 è un anno ricordato per l’alluvione tragica e disastrosa di Firenze, Pontedera e Pisa.

La morte di moltissime persone, il patrimonio artistico fortemente danneggiato, le ferite alle città sono un ricordo indelebile che ha segnato la storia italiana.

Anche a Volterra, a causa dei moltissimi giorni di pioggia, si verificò, nel febbraio, un episodio che scosse profondamente la cittadinanza: il crollo di un terrapieno allo stadio di Vallebona. Durante una partita amichevole con l’Uliveto Terme, il muro di sostegno, che fungeva da tribuna, non sostenne il peso degli spettatori, crollando all’improvviso. L’incidente provocò la morte di un giovane di trent’anni, Donatello Gremigni, e coinvolse le quasi mille persone presenti, molte delle quali rimasero ferite.

All’epoca, il campo sportivo si trovava adiacente agli scavi, quasi completati, del teatro romano ed era, nonostante la sua struttura semplice, punto di riferimento per il calcio e per l’atletica.

Le mura medievali come parete, una modesta recinzione di rete che ne delimitava il confine, due costruzioni in mattoni, squadrate e basse, che fungevano da spogliatoio per gli atleti, tribune ricavate sotto la parte alta della città, il nuovo spazio rappresentava il luogo dove i volterrani, soprattutto quelli più giovani, amavano andare a tifare per i beniamini locali.

Esattamente a mezzo secolo di distanza, il ricordo dell’incidente, che turbò per molto tempo la serenità di Volterra, riemerge in modo nitido. Dovuto alle condizioni atmosferiche dell’annus horribilis, diventa impossibile, però, non pensare che forse, come purtroppo in molti episodi italiani, il dramma dello stadio di Vallebona, si sarebbe potuto evitare prestando più attenzione alla sicurezza e non sottovalutando gli effetti climatici.