Attualità

La villa che ha reso celebre Volterra

Uno sceneggiato televisivo degli anni Settanta ambientato in questo luogo fu il volano per il turismo della città etrusca

Villa Campani

Lungo la strada che, da San Lazzero, procede verso Siena, immersa tra le colline del Volterrano, appare improvvisamente il borgo di Roncolla caratterizzato dalla settecentesca Villa Campani-Inghirami. Il complesso architettonico fu reso celebre dallo sceneggiato televisivo Rai Ritratto di donna velata, prodotto nel 1974 e andato in onda nell’anno successivo in prima serata sul Programma Nazionale. La serie, i cui protagonisti erano Nino Castelnuovo e Daria Nicolodi, riscosse un enorme successo facendo registrare un’audience altissima e diventando uno dei programmi più visti del 1975.

La villa conserva un fascino davvero particolare sembra, infatti, riflettere e coniugare i caratteri tipici del paesaggio volterrano: la luce primaverile e le ombre autunnali, unendo così solarità e mistero. Forse fu proprio questa “ambiguità”, che convinse il regista Flaminio Bollini a scegliere l’austera magione come set.

E fu grazie a questa fiction che si verificò il cambiamento turistico di Volterra, che divenne oggetto di interesse nell’immaginario popolare. Infatti, fino agli anni Sessanta, la città era stata prevalentemente meta di studiosi, di letterati e di viaggiatori attratti dall’arte e dal patrimonio culturale.

Non a caso, molti giornalisti hanno sostenuto che il decollo del turismo di massa dell’antica Velathri, sia dovuto proprio alla popolarità del “giallo” di Bollini che, forse, a sua volta, era rimasto incuriosito dalla città etrusca apparsa nel film Vaghe stelle dell’orsa di Luchino Visconti che, uscito nel 1965, era ambientato proprio a Volterra.