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Lavori a Saline: entro venerdì pronti i programmi

Tra le 215 opere urgenti sbloccate dalla Regione ci sono anche gli interventi previsti a Pomarance e a Saline di Volterra: cantieri entro gennaio

Gli allagamenti a Saline dell'ottobre 2013

I cronoprogrammi delle 215 opere di mitigazione del rischio idraulico considerate di "estrema urgenza" in Toscana e per le quali il presidente Enrico Rossi è commissario, dovranno essere pronti entro venerdì prossimo. Dopo di che, con le procedure accelerate rese possibili dallo Sblocca Italia, i lavori potranno essere rapidamente assegnati e i cantieri aperti entro gennaio. A lavori finiti la Regione stessa procederà con propri incaricati ad una verifica di qualità, che si aggiungerà al collaudo vero e proprio.

Sono queste le decisioni scaturite dalla riunione che si è svolta oggi all'auditorium del CTO di Firenze. Il presidente Rossi, accompagnato dall'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini, ha incontrato gli enti attuatori delle opere: una ottantina gli enti invitati, tra Comuni, Province e Consorzi di Bonifica

Tra le 20 opere previste in provincia di Pisa ce ne sono 2 nel Comune di Pomarance e 5 in quello di Volterra, tra cui gli interventi previsti per la frazione di Saline.

Il presidente ha illustrato con l'aiuto dei tecnici regionali, la decisione di individuare le opere urgenti da avviare subito: la legge regionale n.62 in materia di Protezione civile stabilisce che la giunta individui un elenco interventi di cui il presidente diventa commissario, che a sua volta individua il soggetto attuatore, approva i cronoprogammi e intraprende tutte le attività perché questi vengano rispettati. La legge, ha avvertito il presidente, prevede che anche per un ritardo minimo, 15 giorni, l'ente attuatore venga sostituito. La Regione ha messo a disposizione di tutti gli enti una piattaforma informatica che permette di aggiornare in tempo reale andamento degli interventi. E' stato illustrato anche lo "Sblocca Italia", che detta le regole della procedura negoziata per l'affidamento rapido dei lavori.

"Lo stato di emergenza ormai è costante – è stato il primo messaggio di Rossi ai presenti – e sta diventando una vera e propria emergenza democratica". "I cittadini non capiscono come lavoriamo, non hanno fiducia nelle istituzioni - ha aggiunto - per intervenire non si possono aspettare i tempi delle normali procedure burocratiche e quando qualcosa accade non è tempo di scaricabarile". "Le istituzioni - secondo Rossi - hanno bisogno di dare un segnale forte alla società Toscana, il segnale che stiamo davvero facendo qualcosa". "Abbiamo bisogno di cambiare radicalmente le politiche di governo del territorio – ha affermato il presidente - farò ricostruire con le aerofotogrammetrie regionali la sequenza dello sviluppo della cementificazione nella nostra regione e parallelamente la sequenza delle alluvioni così come si sono verificate". "Sono certo che nella maggior parte dei casi le due cose si sovrappongono - ha detto - tuttavia questa giunta ha dato alla Toscana gli strumenti perché una svolta ci sia davvero, vietando le edificazioni nelle aree ad alto rischio idraulico, approvando la legge 1 contro il consumo di suolo e, a breve, il Piano paesaggistico". "Dal governo ci servirebbero due interventi - ha concluso - consegnare i poteri commissariali ai presidenti di Regione e mettere fuori patto di stabilità le risorse per questi interventi".