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"L'azienda non ha sentito ragioni"

A parlare è Braccini (Fiom) sui vertici della Smith. Francese (Cgil): "i lavoratori sono pronti a tornare in fabbrica"

"Abbiamo provato a contattare l'azienda, ma le nostre proposte sono state sempre rifiutate, sia prima della messa in libertà che ieri, offrendo la disponibilità a liberare alcuni scalpelli per arrivare all'incontro con un clima disteso, ma non hanno sentito ragioni". Così il segretario della Fiom regionale Massimo Braccini all'uscita dall'assemblea con i lavoratori della Smith Bits di Saline di Volterra che si è riunita questa mattina, 18 giugno, nella fabbrica di Via Traversa, ormai deserta da lunedì.
Manca dunque il dialogo per volontà dei vertici in attesa dell'incontro al Mise del 24 giugno, ma i dipendenti si dicono pronti a tornare a lavorare. Come spiega Gianfranco Francese, segretario provinciale della Cgil: "formalizzeremo con una lettera la disponibilità dei lavoratori a rientrare perché se questo è l'atteggiamento dell'azienda, deve essere chiaro a tutti che la responsabilità di questa situazione è loro e non dei dipendenti". Francese chiede anche che si "attivi il tavolo sindacale come previsto dalla legge". 

"Il sindacato ha fatto il suo lavoro mettendo in campo tutti i passaggi per evitare la messa in libertà - rimarca Braccini - li avevamo invitati già prima della messa in libertà ad incontrarci e a presentare un piano in tempi brevi; un ulteriore tentativo di contatto è stato fatto ieri chiedendo di far tornare i dipendenti a lavoro e offrendo la disponibilità a liberare alcuni scalpelli, ma non c'e stato accordo". L'azienda, invece, come hanno illustrato i sindacati, voleva portare via tutti gli scalpelli e avrebbe poi rimesso nuovamente in libertà i lavoratori dopo 3 giorni, per mancanza di lavoro. Proposta rifiutata.

"Non erano in grado di offrirci garanzie, in attesa della presentazione del piano industriale - aggiunge Braccini - abbiamo tentato di far tornare le persone a lavoro e cercato un accordo, ma ci hanno detto: 'ci dispiace, ci vediamo al Mise' ".

"Non ci sono aperture, l'azienda sta avendo un comportamento illogico - prosegue l'esponente della Fiom - in Toscana non era mai successo che un'azienda mettesse lavoratori su cui pende il procedimento di mobilità, in libertà". Il segretario regionale critica anche i modi: "è stato comunicato alle 11 di mattina e sono stati gettati i pasti; queste sono delle provocazioni". 

Una anomalia nel panorama toscano, mettere a casa e senza stipendio dei dipendenti che sono già in mobilità, che la rsu della Smith Andrea Pagni chiede venga messa sul tavolo del Ministero di mercoledì prossimo. "Sarebbe auspicabile - dice - che la Regione al tavolo al Mise facesse presente che è la prima volta che in Toscana un'azienda ha un comportamento simile".

Ma a Roma, quasi certamente, i lavoratori non ci saranno. Attenderanno la presentazione del piano industriale a Saline.