Politica

"Le deleghe ai consiglieri: un perfetto esempio di aggiramento della norma"

Alessandro Lucibello Piani, esponente di Insieme per cambiare Riparbella, chiede ai sindaci che si attivino per cambiare la norma che prevede i tagli alle giunte

"A seguito delle riforme che hanno tagliato le poltrone anche nelle giunte comunali, i sindaci ricorrono sempre più spesso alla nomina di consiglieri 'delegati' per accontentare e dare un ruolo agli esclusi. Ancora una volta proprio chi dovrebbe dare l'esempio del rispetto delle leggi fornisce un perfetto esempio di aggiramento della norma e presa in giro sia dei consiglieri, che spesso per la loro ignoranza della materia non sanno che la delega conferitagli è poco più che simbolica, come dei cittadini che, quando parlano con il consigliere delegato, pensano di parlare con qualcuno che ha un qualche potere che invece non ha", Questa è la posizione espressa da Alessandro Lucibello Piani, esponente di Insieme per cambiare Riparbella.

Piani ricorda che "sul tema risale al 2004 una sentenza del Tar (n. 1248/04 del 27 aprile 2004) che ha ritenuto legittima la delegabilità, da parte del Sindaco ad un consigliere, di competenze purché essa non comporti l’adozione di atti a rilevanza esterna e compiti di amministrazione attiva e purché sia limitata solo ad approfondimenti collaborativi con il Sindaco". Si tratta secondo il consigliere di "una delega senza portafoglio e solo per fare da segretario al Sindaco su tale materia". "Se, come credo, i Sindaci ritengono sia necessario avere giunte numericamente più ampie per governare le nostre città e coinvolgere di più i propri alleati - commenta Piani -  si attivino perché sia cambiata la norma e non per trovare una via, all'italiana, per aggirarla.
Per il consigliere "il taglio degli assessori rientra in una politica finalizzata al solo taglio alle spese e che essa ha limitato l'autonomia locale in special modo nei confronti dell'autonomia organizzativa". Per questo Pinai suggerisce "ai Sindaci di pretendere che sia limitato non il numero di assessori che il Sindaco nomina, ma il compenso complessivo erogabile alla giunta nel suo complesso. "Così facendo - conclude - non si avrebbero spese maggiori e se un assessore che il Sindaco ritiene utile non aumenta i costi, perché non poterlo nominare?"

Fonte: A.Lucibello Piani - IPC Riparbella