Politica

L'opposizione lascia il consiglio comunale

A far infuriare la minoranza Popolo Libero ancora la municipalizzata 'Monteverdi Energia', azienda che gestisce il teleriscaldamento

Consiglio comunale ad alta tensione, quello convocato questa mattina, 27 novembre, alle 8 a Monteverdi dal sindaco Carlo Giannoni. A dirlo è il gruppo di opposizione che in una nota spiega come "la discussione, accesa già dai primi punti all'ordine del giorno, è sfociata in una durissima presa di posizione, da parte dei consiglieri di minoranza Venturi, Di Bello e Anselmi". Tanto che i tre hanno abbandonato la seduta e hanno chiesto le dimissioni della giunta, ribadendo che il sindaco non può fare "il controllore ed il controllato" della società municipalizzata del teleriscaldamento.
In discussione, infatti, oltre alle variazioni al bilancio, c'era al punto sei la "lettera di patronage per Monteverdi Energia", la società municipalizzata che gestisce il servizio di teleriscaldamento del Comune. "Quando il primo cittadino ha chiesto di votare per la seconda volta, da luglio ad oggi, una lettera di patronage di 500 euro a garanzia della municipalizzata verso la cassa di risparmio di Volterra - scrivono dall'opposizione - i consiglieri di minoranza hanno abbandonato i lavori".
Gli esponenti di Popolo Libero sostengono che "a loro avviso, sono state disattese le norme che regolano i rapporti tra Comuni e aziende partecipate, in quanto il sindaco nel mese di settembre si è auto-nominato presidente dell'azienda, società interamente partecipata dal Comune di Monteverdi, commutando così nella sua persona il ruolo di controllore e controllato". 
I consiglieri di opposizione hanno sottolineato, inoltre, che "sussistono seri dubbi sulle modalità nell'attuazione dei lavori e nella condotta impianti della controllata montiverdina, gestita motu proprio ed in maniera personalistica dal sindaco ed alcuni consiglieri di maggioranza, tanto che il consiglieri Matteo Di Bello ha chiesto le dimissioni dell'intera giunta di Monteverdi".