Politica

Matrimoni in Villa: l'idea era del centro sinistra

Francesca Moretti consigliere comunale del gruppo Città Aperta, rivendica l'idea lanciata nel 2013 e ignorata dall'Amministrazione, che ha emesso il bando per cercare location

"Le buone idee non hanno padrone, ma almeno una citazione sarebbe stata opportuna: l’idea di utilizzare altre location fuori da quella classica di Palazzo dei Priori per celebrare i matrimoni civili è mia". A parlare è Francesca Moretti, Consigliera comunale del gruppo di centro sinistra Città Aperta.
"In qualità di Consigliera comunale del gruppo Città Aperta - spiega Moretti - nel 2013 avevo presentato una mozione in consiglio  per favorire il progetto cosiddetto 'sposarsi in villa', nato perché la nostra realtà è ricca di splendidi palazzi, giardini, ville e altri siti dove una cerimonia potrebbe ancora di più accogliere le esigenze degli sposi".
"Peccato - commenta l'esponente della minoranza - che quella mozione non sia stata mai discussa in consiglio comunale, ma la cosa sorprendente è che, ancora una volta, l’Amministrazione guidata dalla Lista civica si sia completamente dimenticata da dove sia arrivato l’input per dare il via al progetto".
"Più di un anno fa - racconta Moretti - sulla mia mozione riguardo matrimoni in altre sedi rispetto la sala del Maggior Consiglio, da parte della maggioranza, non ci fu volontà di affrontare minimamente la questione ed ora il progetto viene tirato fuori dal cassetto, in piena campagna elettorale, senza neppure avere il buon gusto di ringraziare chi l’idea l’ha avuta".
"Non ci stupiamo: si tratta delle solite modalità prepotenti e irrispettose dei ruoli a cui ci hanno abituati negli ultimi 5 anni conclude Moretti - la mia mozione era incentrata sulla possibilità di dare una mano alle attività, alle associazioni, ai wedding planner che si occupano dell’organizzazione dei matrimoni, prima di tutto per cercare di dare maggiori opportunità di lavoro, ma anche con l’obiettivo di realizzare anche un messaggio promozionale alla città".