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"Non chiamatelo piccolo ospedale"

A rischio il posto letto di terapia intensiva, mentre Giustarini è rientrato dall'esperienza professionale alla Usl 6: l'Utic ora ha il suo primario

"Dal 1 di Luglio è tornato all'ospedale di Volterra il dottor Carlo Giustarini dall'esperienza professionale all'azienda di Livorno,perciò l'Utic ora ha il primario che mancava e da buon volterrano non abbiamo dubbi che lotterà per mantenere quel posto,così strategico per le altre realtà sanitarie senza dimenticare il carcere". E la Lista Civica Uniti per Volterra ad intervenire in una nota in merito alla preoccupazioni per la chiusura del posto letto di terapia intensiva all'ospedale cittadino e per i tagli alla sanità in generale.

"Dopo l'approvazione del piano sanitario da parte del governo,le preoccupazioni non sono poche per i nuovi paletti che la legge impone - spiegano dalla lista civica - l'amministrazione comunale si è già mossa per avere incontri in Regione per far chiarezza sul futuro del sistema ospedaliero volterrano, perchè di questo si tratta, potendo contare oltre che su un ospedale di base anche di Riabilitazioni di primo livello e dell'Inail,senza dimenticare della nuova Rems". Con questi servizi sopra secondo UpV "i posti letto di Volterra superano abbondantemente i 200 posti letto ed è davvero riduttivo chiamarlo piccolo ospedale".

"Questa unicità - aggiungono - va promossa e garantita con risposte chiare ed investimenti adeguati,comunque anche per quanto riguarda le ultime voci sul posto letto di terapia intensiva a rischio". "Non abbiamo bisogno di regali - concludono -  ma solo del riconoscimento dell'attività di primo piano che Volterra ha sempre avuto in questo settore".